Ultimo aggiornamento alle 10:33
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Italiani in agenzia,
Assoviaggi fotografa
il trend delle richieste
per la fine dell’anno

Saranno quasi 500mila gli italiani che quest’anno si metteranno in viaggio per le festività natalizie con un pacchetto vacanze completo prenotato in agenzia, di cui 286mila raggiungeranno una destinazione internazionale.

È quanto emerge dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoviaggi Confesercenti, secondo la quale inflazione, tariffe elevate e conflitto in Medio Oriente stanno raffreddando le intenzioni di partenza degli italiani. La cifra complessiva dei pacchetti sale a circa 2 milioni se si considera chi ha acquistato anche solo un servizio - dai biglietti ai servizi turistici - in agenzia, ma Assoviaggi segnala che rappresenta comunque un calo di 114mila unità rispetto al 2022 (-5,4%).

Un cammino più difficile
“Il 2023 è partito bene per agenzie e tour operator, con risultati più che soddisfacenti nella prima parte dell’anno - spiega il presidente di Assoviaggi Gianni Rebecchi -. Nella seconda parte, però, non sono mancate le difficoltà. L’86,6% delle imprese intervistate ha percepito chiaramente gli effetti di inflazione e caro voli sui clienti di fascia media, che hanno scelto viaggi di minor durata o addirittura rinunciato al viaggio. Da una nostra rilevazione, infatti, emerge che per un volo Milano-Palermo ora ci vogliono più di 500 euro, mentre per un biglietto aereo per la Calabria si arriva addirittura a superare i 700 euro di spesa: cifre che rendono difficile, se non addirittura impossibile, il rientro in famiglia di lavoratori e studenti fuori sede”.

Capitali in pole position
Per quanto riguarda, invece, la scelta delle destinazioni, al primo posto ci sono le capitali europee con uno share del 61,3%, seguite dalle città d’arte italiane (52,3%), mentre il mare esotico e i viaggi intercontinentali sono scelti rispettivamente dal 45% e dal 36,9% del campione. La montagna italiana si posiziona quest’anno nella parte intermedia della graduatoria.

La classifica delle regioni
In Italia tra le regioni di maggior interesse svetta in cima alla classifica il Trentino Alto Adige, seguito da Toscana, Campania, Lazio, Sicilia, Valle d’Aosta, Umbria, Veneto e Puglia. Per gli italiani che si concederanno una vacanza all’estero, invece, tra le destinazioni più richieste del corto raggio troviamo la Spagna, la Francia, il Regno Unito, l’Austria e la Repubblica Ceca, mentre per le mete del medio raggio le scelte più significative si rilevano per l’Egitto, la Finlandia, la Norvegia e l’Islanda. Sul lungo raggio, infine, le preferenze si sono concentrate su Stati Uniti, Caraibi, Thailandia, Giappone, ma non sono mancate le richieste per Madagascar, Maldive, Kenya, Tanzania e Zanzibar, Mauritius.

Volumi in flessione
La diminuzione dei volumi di vendita segnalata da agenzie di viaggi e tour operator riguarda sia le destinazioni estere, la cui flessione è del 4,4% rispetto al 2022, sia quelle italiane, il cui calo è ancora più marcato, pari al 6,3%.

Nel quadro generale fanno però eccezione le regioni del Sud e le Isole, dove invece le richieste per le mete oltre confine risultano in aumento del 3,5%. La flessione del mercato è stata segnalata dal 45,5% del campione, a fronte del 29,5% di intervistati che ha registrato, invece, un aumento di prenotazioni e del 21,4% di imprenditori che ha segnalato un andamento di assoluta stabilità.
Dicevamo dei numerosi fattori d’incertezza che gravano sulla disposizione ai viaggi. Il risultato è un forte condizionamento del mercato e dell’operatività del settore con inevitabili ripercussioni sui fatturati del 2023, “che secondo il 50% delle imprese del settore – conclude il presidente - raggiungeranno livelli al di sotto delle aspettative, soprattutto se non ripartiranno le richieste sotto data”.

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