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Elesta Travel: itinerari fra le eccellenze d’Italia

di Cristina Peroglio

Si chiama Elesta Travel ed è un tour operator che non chiede al cliente dove vuole andare, ma perché vuole andare. Un operatore, insomma, che ha scelto di lavorare per temi e non per luoghi.

“Siamo partiti da un assunto – spiega Elena Sisti, titolare del t.o. -: in Italia ci sono troppi luoghi, troppe bellezze nascoste, troppe ricchezze per poterle mettere tutte su una mappa turistica. Allora, l’unico modo per scoprirle è creare viaggi partendo dai temi, dalle passioni, dalle (per usare una parola ormai abusata) esperienze”.

Elesta Travel nasce così, quasi per gioco, nel 2014 dalla collaborazione di Elena Sisti con la sua allora socia Beatrice Costa. Poi, nel 2018, Sisti decide di fare sul serio e si dedica in maniera decisa all’attività. “Purtroppo, nel 2020, con il Covid, ci siamo fermati, ma finalmente da quest’anno abbiamo recuperato terreno e abbiamo ricominciato a lavorare bene”.

Il lavoro di Elesta si inserisce nella scia del ‘discerning travel’, il viaggiare per imparare. “Nel nostro lavoro abbiamo incontrato moltissime community di appassionati con le quali abbiamo realizzato viaggi alla scoperta dell’alto artigianato, dell’arte, della musica. Così proponiamo un’Italia diversa, lontana dai luoghi iperfrequentati, ma più nuova, tutta da scoprire”.

Nelle collezioni di viaggi di Elesta si trova il viaggio del mosaico, l’itinerario del ricamo, oppure un tour sulle tracce di Caravaggio. “Non è che non visitiamo il luoghi classici – spiega Sisti -: il Duomo di Milano o il Colosseo a Roma sono tappe irrinunciabili, ovviamente. Ma a questi aggiungiamo qualcosa in più”.

Qualcosa in più
Sisti dice che il suo è l’unico tour operator con ‘direttore artistico’. “Nel creare gli itinerari ci facciamo assistere da un esperto, sempre, che firma il viaggio e molto spesso lo accompagna anche. Così riusciamo a entrare dove nessuno entra e a vedere quello che nessuno vede”. Alla ricerca di un’Italia che non è quella classica da cartolina, che riposa sulle sue antichità gloriose.

“Abbiamo, ad esempio, viaggi nell’Italia che produce e crea. Entriamo nella Fondazione Ratti a Como per scoprire i tessuti, nel nostro viaggio legato al fashion. E scopriamo che una tessitura di seta ancora attiva, con la sericina, ricavata dagli scarti della lavorazione della seta, produce cosmetici unici al mondo - racconta Sisti -. Partiamo da un racconto antico, ma il nostro obiettivo è anche quello di valorizzare le eccellenze italiane contemporanee”.

I mercati di riferimento sono stranieri, ma anche gli italiani si stanno avvicinando. “Il nostro obiettivo è quello di un target medio alto – conclude Sisti – dove il lusso è nella cura del viaggio più che, ad esempio, nella scelta del soggiorno. Dove la spesa è per l’esperienza”.

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