Ultimo aggiornamento alle 15:54
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Pier Ezhaya, Astoi
“Abbiamo consegnato
i voli domestici
ai vettori low cost”

Più concretezza e un piano industriale globale, che trasformi i singoli talenti in un progetto organico. E una sana dose di umiltà che sappia far tesoro anche delle esperienze che hanno portato altri Paesi a raggiungere risultati importanti in campo turistico.

In un post su Facebook il presidente di Astoi, Pier Ezhaya (nella foto), fa il punto sui temi che il Forum del Turismo di Baveno ha portato alla ribalta.
Innanzitutto, una precisa richiesta al Governo: “Aiutateci a studiare il mercato del futuro” per comprendere e adattarsi ai nuovi comportamenti d’acquisto che influenzano la domanda.

Il presidente  fa poi appello a quella concretezza indispensabile per traghettare il turismo nel futuro, che è in parte mancata alla due giorni di Baveno: “Si è parlato poco di come, concretamente, far diventare questo settore un’industria vera e propria. Forse una maggior rappresentazione di quali siano gli strumenti pratici e le risorse finanziarie per realizzare il Piano Strategico presentato un anno fa avrebbe aiutato” ha commentato il presidente.

Infine, un accenno alla mancanza in Italia di nomi in grado di competere con i colossi internazionali: “Non abbiamo una catena alberghiera in grado di competere sullo scacchiere internazionale e anzi ci siamo dichiarati entusiasti che le catene alberghiere più importanti del mondo stiano investendo nel nostro Paese”.

Come se non bastasse, “la nostra compagnia di bandiera sta per cambiare maglia e verrà ceduta ad un player tedesco lasciando molte incognite nel trasporto domestico, già di fatto consegnato supinamente alle compagnie low cost”.
Insomma, per Ezhaya Baveno ha rappresentato solo una tappa, forse la prima, nello sviluppo di un diverso progetto per il sistema turismo.

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