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Al Bluh Furore dei fratelli Irollo de Lutiis la Stella Michelin

Bluh Furore, il ristorante fine dining del Furore Grand Hotel condotto dallo chef Vincenzo Russo con la supervisione di Enrico Bartolini, riceve il riconoscimento della Guida Michelin 2024 con una stella. Il ristorante si trova in Costiera Amalfitana, all’interno del resort cinque stelle lusso affacciato sul fiordo di Furore di proprietà dei fratelli Irollo de Lutiis, che possiedono anche la dimora di charme La Medusa.

Per sette anni a fianco dello chef Antonino Cannavacciuolo in Villa Crespi, Vincenzo Russo ha ottenuto il prestigioso riconoscimento in un tempo record: la struttura ha aperto i battenti a fine luglio dopo un’opera di ristrutturazione che è durata quattro anni e ha dato vita a un progetto di ospitalità esclusiva in uno dei luoghi più suggestivi della Costiera Amalfitana e patrimonio Unesco.

“L’assegnazione della Stella Michelin è di certo una grande soddisfazione - commenta Pietro Irollo de Lutiis  – un valore aggiunto, ma anche il primo passo di un percorso ambizioso e impegnativo verso il posizionamento che desideriamo dare a Furore Grand Hotel. Questo importante riconoscimento conferma che la nostra scelta strategica di investire su un giovane e talentuoso chef come Vincenzo Russo, con la supervisione dello chef Enrico Bartolini, si è dimostrata vincente, con la consapevolezza che possiamo e dobbiamo lavorare per migliorarci e arrivare a traguardi ancora più ambiziosi".

“Questa Stella Michelin assume un valore particolare perché premia un’altra nostra decisione: quella di aver puntato sui giovani -  conclude Pietro Irollo de Lutiis -. Vincenzo Russo ha 28 anni, il primo maître del Bluh ne ha 32, nelle brigate di sala e cucina sono tutti giovani, hanno un’età media di 30 anni o poco meno e questo ci riempie di orgoglio. Probabilmente per una nuova apertura sarebbe stato più tranquillizzante scegliere uno chef con diversi anni di esperienza; invece, abbiamo preferito l’aspetto sfidante proprio perché è un progetto a cui guardiamo a medio e lungo termine con l’obiettivo di offrire un modello di accoglienza e ospitalità di alto livello e non omologato a quelli che sono i canoni tradizionali della Costiera".

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