Ultimo aggiornamento alle 09:23
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Assoturismo: "Per Pasqua e ponti potrebbero mancare 50mila addetti"

L'emergenza per la mancanza di forza lavoro nel turismo non si è ancora chiusa. Archiviata la stagione invernale, il problema rischia di ripresentarsi per i Pasqua e i ponti di primavera. A sottolinearlo è Assoturismo-Cts, che riporta le cifre del fenomeno.

"In media le imprese segnalano difficoltà di reperimento delle figure professionali nel 34% dei casi - si legge in una nota dell'associazione -, non solo per preparazione inadeguata ma, sempre più spesso, per mancanza di candidati. Una percentuale che sale addirittura al 52% nella ristorazione, mentre scende al 26,7% nelle altre imprese del turismo".

Secondo Assoturismo, per il primo periodo di picco della stagione potrebbero mancare al comparto oltre 50mila addetti.

I profili richiesti
Ma quali sono le figure più ricercate? "I profili necessari sono per il 2,6% di professioni con elevata specializzazione, l’81,5% professioni qualificate, l’1,3% di addetti specializzati e il 14,6% di professioni non qualificate - prosegue la nota -. Ma sono proprio queste ultime figure quelle di più difficile reperimento, in particolare facchini, camerieri semplici, lavapiatti e addetti alle pulizie. Per un cameriere semplice si parte da 1560 euro lordi al mese, per capo cuoco o capo barista si parte sopra i 1.740 euro mensili, lo stesso per un primo portiere". In media le imprese segnalano difficoltà di reperimento delle figure professionali nel 34% dei casi e sempre più spesso per mancanza di candidati prima ancora che per inadeguata preparazione. La percentuale sale al 52% nella ristorazione, mentre nelle altre imprese del turismo si attesta al 26,7%.

Secondo l'associazione di categoria, la perdita di fatturato a causa della mancaza di personale potrebbe arrivare al 5,3%, "con conseguente abbassamento degli standard qualitativi e impatti sulla produttività".

Le possibili soluzioni
“La questione della mancanza di personale nel turismo ha ormai raggiunto le dimensioni di una vera e propria emergenza. Così è impossibile gestire i picchi di attività" sottolinea Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. Che aggiunge: “Abbiamo bisogno di trovare una soluzione, anche utilizzando le risorse del Pnrr. Servono politiche attive, ora quasi del tutto assenti: come Assoturismo Confesercenti abbiamo stretto con Adecco un’alleanza contro il mismatch, ma non si può lasciare l’incontro tra domanda e offerta al passaparola o alle iniziative private".

Secono Messina è necessario "rafforzare la formazione professionale regionale di figure turistiche e aprire ai pensionati e ai ragazzi in età scolare prevedendo occupazioni temporanee a totale esenzioni di imposta. E poi pensare a normative speciali per garantire una ‘staffetta’ tra i lavoratori nelle attività stagionali. Pure la gestione del Reddito di Cittadinanza e dei flussi di immigrazione va ripensata, collegandola a opportunità di formazione. Ma è necessario risolvere anche il problema della mobilità dei lavoratori: servono agevolazioni per contratti che garantiscano non solo formazione ma anche vitto e alloggio, un onere per le imprese da almeno 600 euro al mese per lavoratore. Nelle prossime settimane presenteremo specifiche proposte normative al ministro del Turismo Daniela Santanchè e al ministro del lavoro Marina Elvira Calderone”.

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