Ultimo aggiornamento alle 15:24
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Massa, Msc Crociere:
“Restiamo ottimisti,
ma il Governo
ci deve ascoltare”

di Isabella Cattoni

Anche nei giorni più bui della crisi le crociere hanno rappresentato un’ancora di salvezza per mantenere accesa la speranza di un ritorno ai viaggi. E mai come in questo periodo gli investimenti compiuti dal comparto testimoniano la resilienza di un settore che in Italia genera un importantissimo indotto anche per le economie locali. A testimoniarlo è Leonardo Massa (nella foto), managing director Italia di Msc Crociere, che parte dagli investimenti messi in campo dalla compagnia per portare un messaggio di fiducia sulla ripresa.

La ripresa
“Una ripresa che deve arrivare – sottolinea il manager -. Proprio in questi giorni abbiamo festeggiato la consegna da parte di Fincantieri di Msc Seashore, la nave da crociera più grande mai costruita in Italia. Ma questo non è che l’assaggio di un piano industriale che vede entrare in flotta due nuove navi nel 2022 e cominciare nel 2023 il progetto Explora Journeys con il varo di Explora I”.
L’andamento delle crociere segue i trend del momento, “con una forte tendenza alla prenotazione last minute, causata però non dalla scarsa capacità di spesa degli italiani, ma dall’incertezza sulle regole da seguire. Tuttavia, siamo molto più ottimisti di un anno fa, perché la campagna vaccinale e la regolamentazione ormai ampiamente testata a bordo delle nostre navi ci consentono di guardare al futuro con serenità”.

La 'bolla sicura'
In effetti, dalla ripresa delle crociere avvenuta nell’agosto 2020, Msc non ha mai smesso di navigare e il protocollo di sicurezza messo a punto ne ha fatto un’isola felice dove concedersi una vacanza sicura e rilassante. Chiare le regole di accesso alle navi: “Al momento dell’imbarco richiediamo il Green pass ed effettuiamo un tampone, al quale segue un secondo tampone effettuato al quarto giorno di crociera. Nel caso in cui non si sia vaccinati, serve un tampone antigenico con esito negativo, al quale si associa un secondo tampone al momenti dell’imbarco e un tampone durante la navigazione. Quest’estate abbiamo già ospitato circa 150mila persone sulle nostre navi e fino ad ora il feedback è stato assolutamente positivo”.

L'appello al Governo
Sei le navi che stanno operando nel Mediterraneo da 11 porti di imbarco, alle quali si sommano le rotte nel Nord Europa. E la speranza è quella di riuscire presto a ripartire anche sui Caraibi.
“Certo, per riprendere quota sarebbe fondamentale che gli Stati Uniti eliminassero il travel ban, in modo tale da poter ripartire dall’inverno anche sul lungo raggio. Ed è indispensabile - chiude Massa - che il Governo stabilisca regole certe e dedichi maggiore attenzione all’industria crocieristica, un comparto che per l’Italia rappresenta un’eccellenza dall’ indotto enorme, in grado di dare lavoro a circa 120mila addetti diretti”.

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