Per gli operatori abituati a confrontarsi con il pubblico dei grandi viaggiatori, sempre alla ricerca di angoli remoti del mondo dove avvicinare culture e tradizioni autentiche e una natura incontaminata, l’epoca dell’emergenza covid si presenta particolarmente difficile da affrontare. Lo sa bene Willy Fassio (nella foto), da anni alla guida de Il Tucano, che si è trovato a gestire un’emergenza della quale non si intravede la fine.
Troppe incognite
“Le incognite al momento sono tantissime, specie per un operatore da sempre concentrato sui viaggi verso le destinazioni lontane e meno conosciute del pianeta. In questa fase abbiamo deciso di concentrarci sui gioielli d’Italia e d’Europa, sempre trattati dalla nostra specifica angolazione, che prevede di scoprire gli aspetti meno conosciuti delle destinazioni con un focus particolare su arte, storia, archeologia, cultura e tradizioni”. Ecco allora ad esempio gli itinerari in Albania, in Grecia o in Finlandia, ma anche i viaggi alla volta delle Azzorre o di Madeira.
Obiettivo Italia
“In Italia proponiamo di avvicinare aspetti legati alla cultura e alla storia di Veneto, Campania, Lombardia, Friuli, ma anche Umbria, Sicilia, Sardegna. In attesa di poter ricominciare a viaggiare anche verso le destinazioni long haul, questo sarà il prodotto sul quale punteremo nei prossimi mesi, in armonia con la consueta filosofia che da sempre anima la nostra programmazione”.
I punti dolenti
Per Fassio le incognite restano tante e pesano come macigni sullo sviluppo futuro: “Fra finanziamenti che non arrivano, nostri corrispondenti di fiducia costretti a chiudere e incertezza sul futuro della cassa integrazione, ci sono davvero tanti, troppi punti interrogativi. Il Governo sembra non rendersi conto dell’importanza strategica e dell’enorme difficoltà patita dal nostro comparto. Personalmente, ho assunto grossi impegni economici per poter continuare a garantire la qualità del prodotto confidando anche nei sostegni promessi. È tempo che il Governo intervenga per dare un futuro a tutta la filiera”.