Ultimo aggiornamento alle 08:38
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In arrivo dal Governo
il terzo decreto Ristori

Non si sono ancora spenti i riflettori e neppure le polemiche sul decreto Ristori Bis, che ha lasciato fuori dalla portata degli aiuti il mondo del turismo, già premiato, secondo il Governo, da altri provvedimenti, che già si inizia a parlare di un decreto Ristori Ter.

Secondo le ultime indiscrezioni, i lavori per arrivare a un nuovo documento che coinvolga anche le categorie rimaste escluse dai decreti precedenti sono abbastanza avanzati, tanto che è previsto che il nuovo decreto Ristori possa arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri già nel corso di questa settimana.

Ipotesi in campo
Le prime anticipazioni su cosa dovrebbe contenere arrivano direttamente dal Governo. La viceministra dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli, ha infatti rivelato su cosa si starebbe orientando l’esecutivo. "Non si può aspettare, serve una misura per ristorare le attività che, pur non avendo chiuso, in questi mesi hanno subito un calo di fatturato importante – riporta l’Ansa -. Per questo ho chiesto, ai competenti dipartimenti del ministero dell'Economia e delle finanze e all'Agenzia delle entrate, di avviare un'istruttoria per determinare l'impegno finanziario di un nuovo contributo a fondo perduto che sia destinato a quelle attività imprenditoriali, professionali, di lavoro autonomo e artigiano che, pur non avendo direttamente subito limitazioni dai Dpcm, hanno comunque avuto un impatto negativo sul fatturato. Insomma una misura che vada a ristorare attività che non hanno preso nulla fino ad ora, fatta eccezione per le misure dei mesi del lockdown totale, e che nel 2020 stanno registrando un calo di fatturato importante".

E ha aggiunto: "È un intervento che per noi ha la massima priorità, perché sostenere il nostro tessuto produttivo, ed aiutarlo a superare questa fase di emergenza, vuol dire sostenere il Paese”.

Gli effetti sul turismo
Quanto questa linea di indirizzo possa portare danari nelle affaticate casse delle imprese del turismo è tutto da vedere, perché potrebbe nuovamente vigere il principio che il comparto ha già ricevuto a sufficienza.

La richiesta di un Ristori Ter arriva anche dalle associazioni di categoria, che sottolineano ancora come sarebbe auspicabile un ulteriore rinvio della scadenze fiscali se non addirittura la cancellazione di alcuni adempimenti.

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