Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Viaggi e Bonus Vacanze:
la parola agli operatori

di Oriana Davini

C’è chi lo accetta e chi no, chi grazie a esso ha visto un po’ di ossigeno arrivare nelle proprie casse e chi invece lo ritiene più un danno che altro: a un mese dalla sua attivazione, il famigerato Bonus Vacanze non smette di essere al centro del dibattito turistico. Ma cosa ne pensano gli operatori?

Il fronte del sì
In Aeroviaggi, spiega il presidente Marcello Mangia, “abbiamo già incassato un migliaio di bonus vacanze: è una scelta e una misura che sicuramente ha molte complicazioni, essendo albergatori nel nostro caso è più semplice perché possiamo dedurlo immediatamente”. Meglio di niente, insomma, anzi “ci aspettiamo di vedere ancora gli effetti verso Capodanno, quando ci avvicineremo alla sua scadenza e la gente non vorrà perderlo”.

Il fronte del no
Di tutt’altro avviso Massimo Diana, direttore commerciale di Ota Viaggi: “Non accettiamo il bonus vacanze e abbiamo perso vendite per questa scelta – sottolinea -, ma penso che questo incentivo abbia dato il là alla cosa più drammatica che esiste per la filiera del turismo: mettere l’utente finale in contatto diretto con l’albergo”.

Dello stesso parere anche Stefano Simei, direttore commerciale e marketing di Th Resorts: “Essendo albergatori per noi sarebbe stato facile accettarlo, ma abbiamo optato per il no a maggio e abbiamo mantenuto la linea, anche a scapito delle vendite. In Italia andrebbe ricreato un Ministero del Turismo forte con portafoglio e capacità di spesa, da cui partire per un progetto di turismo globale forte”.

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