Ultimo aggiornamento alle 15:37
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Eventi e turismo,
l’allarme del settore:
“A rischio 580mila
posti di lavoro”

#Italialive e Manifesto per il turismo si uniscono per richiamare l’attenzione sul mondo degli eventi e del turismo, messo a dura prova dai divieti e dalle misure precauzionali legate al Covid-19. Un comparto che pesa per il 13% sul Pil e per il 15% sulla forza lavoro nazionale, ma che è stato il primo a fermarsi e probabilmente sarà l’ultimo a ripartire. Un totale di 13mila aziende con un fatturato da 20 miliardi di euro che diventano 85 considerando l’indotto, lancia il suo appello al Governo.

“Tutta l’economia italiana sta vivendo una situazione drammatica - si legge nella nota congiunta -, ma mentre per altri settori qualcosa è tornato a muoversi e sono state messe sul piatto delle azioni concrete per ripartire, l’indotto degli eventi e del Turismo organizzato rimane il più penalizzato, dimenticato anche dal Dl Rilancio, che propone misure insufficienti e inefficaci per consentire alle imprese di superare questa lunga crisi”.

Le richieste
Le associazioni coinvolte chiedono interventi su diversi fronti: il primo sono le risorse umane, con l’estensione degli ammortizzatori fino al 31 ottobre, considerando le particolarità del settore.

Per il sostegno alle imprese, le richieste vanno dall’introduzione di un ammortamento straordinario delle perdite per il 2020 e dal punto di vista fiscale e civilistico sui successivi 5 esercizi fino all’eliminazione del tetto dei 5 milioni per il credito di imposta per il turismo organizzato. E ancora, contributi a fondo perduto e rafforzamento patrimoniale delle imprese.

Sul fronte del sostegno al turismo, le associazioni chiedono di aumentare fino a 750 milioni il fondo per il turismo organizzato e degli eventi e di applicare il tax credit vacanze anche alla filiera del turismo organizzato.

Conseguenze sul comparto
“Le misure economiche del Dl Rilancio - afferma Franco Gattinoni, vicepresidente di Fto e presidente dell’omonimo gruppo -, attualmente previste per il settore Turismo, sono insufficienti e sostanzialmente inefficaci per consentire alle imprese di superare questa lunga crisi; le stesse sono ancora più penalizzanti per la filiera del turismo organizzato e degli eventi. Si stimano perdite non inferiori a 15 miliardi di euro”.

“Con rammarico, prendiamo atto che con il Decreto Rilancio il Governo ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo attestano che il Turismo organizzato e degli Eventi non è un asset strategico per il Paese - sottolinea il portavoce dei rapporti istituzionali di #Italialive e presidente di Federcongressi&eventi Alessandra Albarelli -, mostrando l’assenza di una visione atta a garantire, con apposite misure di sostegno, la sopravvivenza di decine di migliaia di imprese e dei loro occupati: stando così le cose, a partire dal mese di giugno assisteremo ad una perdita inevitabile dell’occupazione fino all’80% dei 730.000 occupati complessivi del comparto”.

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