Ultimo aggiornamento alle 08:01
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Diana, Ota Viaggi:
“Tante le incognite.
Ripartiremo
da Italia su Italia”

In un momento ancora molto delicato si cominciano ad avvertire i primi timidi segnali di fiducia in una prossima ripartenza del mercato e, anche se tempi e modi sono ancora incerti, si iniziano ad analizzare i possibili scenari.

La mancanza del mercato straniero
“In questo periodo  - commenta il direttore commerciale di Ota Viaggi, Massimo Diana (nella foto) - gli operatori stanno analizzando diversi fattori, compresa la probabile assenza dall’Italia della clientela straniera. Inoltre, la variabile socioeconomica italiana non può dare in questo momento alcun elemento sicuro su cui basarsi. Forse l’unica possibilità concreta sarà il fatto che difficilmente riusciremo a vedere quest’anno il mercato estero. Le restrizioni che abbiamo al momento sui trasferimenti in Europa e non solo non credo possano attenuarsi a breve giro; quindi se l’Italia dovesse mantenere restrizioni di ingresso, gioco forza gli stranieri non potranno venire”.

Il nodo dei voli
Un alto fattore da non sottovalutare è quello dei collegamenti aerei. “La crisi che sta attraversando tutto il comparto aereo potrà sicuramente incidere su una ripresa del comparto turistico. Personalmente, forse, la vedo meno tragica se consideriamo il solo comparto domestico. La nazionalizzazione di Alitalia e, mi auguro, la forza dell’Italia in generale nell’essere la prima nazione a uscire dal tunnel del conoravirus, possono essere tutti volani per una ripartenza del mercato Italia su Italia, che almeno ci permettano di salvare una parte della stagione turistica estiva”.

Tante variabili
Molte saranno comunque le variabili che entreranno in gioco nel momento della ripartenza. “Sicuramente bisognerà capire quale sarà in generale la situazione economica italiana. Liquidità, ferie, chiusure/riaperture aziende, aiuti di stato e, soprattutto, il momento in cui finalmente si potrà essere operativi, sono tutte incognite alle quali ad oggi nessuno può dare risposte certe. Forse tra qualche giorno si potranno avere dati più attendibili e, di conseguenza, si avrà la possibilità di mettere a punto previsioni plausibili”.
Isabella Cattoni

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