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Quiiky rivede la programmazione e si concentra sull'Italia

Quiiky modifica la programmazione e si concentra sull’Italia. Giovanna Ceccherini, sales manager del t.o., spiega: “Il 78% del nostro fatturato 2019 derivava dall’incoming, con una forte predominanza del mercato nordamericano, mentre la restante parte era costituita da  clientela italiana, veicolata soprattutto attraverso agenzie di viaggi che avevano lavorato con noi su questo segmento”.

Dall’inizio delle misure preventive da coronavirus il gruppo Sonders & Beach, di cui Quiiky fa parte, ha lavorato alla realizzaizone di un progetto  futuro in cui il 22% di italiani diventi, almeno nel 2020, il 100%. Quiiky sta pertanto mettendo a punto soggiorni nei fine settimana e un prodotto ad hoc con alcune caratteristiche che appaghino la voglia di uscire e godere di spazi all’aperto. Una caratteristica del nuovo prodotto è la concentrazione in destinazioni di prossimità  raggiungibili con treno o mezzo proprio. “Stiamo lavorando molto sugli short break con ospitalità in strutture di fascia media, perché ci rendiamo conto che il potere di acquisto muterà e vogliamo venire incontro alle nuove esigenze, proponendo strutture curate, in particolar modo quelle dotate di spa e servizi termali”.  

Questa mutazione del target e rimodulazione del prodotto vede anche un aggiornamento di tutto il brand “Untold History” ovvero gli itinerari culturali in Italia. Nati con la rilettura della visita ai Musei Vaticani con guide specializzate in chiave gay friendly, oggi gli Untold History Tour sono ormai 18: cinque  a Milano, cinque a Roma, uno a Napoli, due a Pompei e Ercolano,  due in Sicilia (tra Catania e Taormina), il tour di 9 giorni “Call me by your name” ispirato al film omonimo nei dintorni di Crema e infine Venezia, che in questa difficile primavera vede il lancio del secondo tour dedicato al target femminile.
Ad ognuno di questi tour sono aggiunte esperienza tematiche: percorsi cicloturistici, cooking class di prodotti locali, degustazioni di street food anche in mercati tipici.

Dal 2021 con ogni probabilità riprenderà l’incoming dall’estero, ma prima di giugno 2020 non si potrà programmare il prossimo anno per il tour operator. “Siamo convinti che ci sarà una concreta rinascita- afferma la manager – ma bisognerà proporsi in maniera alternativa ad un mercato cha ha avuto una svolta epocale”. In questa ottica, secondo Quiiky le agenzie di viaggi, che in questo periodo hanno dato prova della loro indispensabile intermediazione nel metter in sicurezza tanti viaggiatori, avranno un rilancio importantissimo e alcune di queste già sono al lavoro con Quiiky per capire cosa proporre nel 2020.  

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