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Naar, Casabianca: “Attività incessante, ma resta il nodo voli per i prossimi mesi”

di Isabella Cattoni

L’attività in casa Naar non si è fermata, anzi, “In queste giornate convulse, siamo tutti impegnati a rispondere in smart working alle richieste di agenzie e clienti. Il booking è al lavoro sul fronte delle cancellazioni e degli spostamenti di data e tutto lo staff di Naar si sta impegnando per essere pronto a ripartire quando la crisi sarà alle spalle”. Sui tempi della ripartenza, il direttore commerciale Maurizio Casabianca (nella foto) è cauto. “Si tratterà di una ripresa lenta e graduale, anche perché il resto del mondo sta entrando ora nella fase cruciale della crisi e gli strascichi saranno lunghi e difficili da prevedere”.

Il problema dei collegamenti aerei
Un nodo fondamentale è quello della politica che terranno i vettori aerei: “Avevamo già in casa una buona mole di prenotazioni per giugno, luglio e agosto. I clienti delle agenzie stanno chiedendo informazioni in merito alle prenotazioni e stiamo gestendo una mole immane di lavoro, ritornando più volte sulla stessa pratica per studiare soluzioni alternative. Il tutto con la grande incognita dell’offerta aerea; attualmente non siamo in grado di valutare se rimarrà costante o sarà soggetta a ulteriori restrizioni”.

La ripartenza
Il lavoro comunque procede: “Ci stiamo preparando al meglio per essere pronti da metà maggio in poi, quando si spera che si ricomincerà a pianificare qualche partenza, magari per l’autunno o l’inverno 2020-2021. In quest’ottica stiamo dedicando molto tempo all’aggiornamento e alla formazione interni e ai nuovi strumenti tecnologici da mettere a punto. Stiamo ad esempio testando il nuovo sito, che sarà rilasciato entro metà maggio. Al centro del lavoro anche il tentativo di studiare quali saranno le destinazioni e i prodotti che ripartiranno per primi, in modo tale da essere pronti a soddisfare la domanda”.

I viaggi di nozze
Anche le prenotazioni dei viaggi di nozze, che in questo inizio d’anno stavano producendo risultati molto interessanti, si sono fermate. “In questo caso – precisa il manager – si tratta soprattutto di spostamento della data e siamo fiduciosi che questo segmento, che procura il 40-45 per cento del fatturato globale, tornerà a darci soddisfazione”.
I sensori di Naar sono comunque tutti attivati e, malgrado la lunga durata di una crisi di gravità eccezionale, “Il fatto di affrontarla uniti e compatti, con consapevolezza e responsabilità, ci aiuterà anche a superarla”.

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