Ultimo aggiornamento alle 16:15
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Andrea Mele, Astoi: “T.o. compatti, ma dai vettori serve policy chiara”

di Amina D'Addario

"Abbiamo affrontato attentati, epidemie e ogni sorta di imprevisto, ma una situazione così non ci era mai capitata. Alla fine nessuno ne uscirà indenne e ogni azienda dovrà fare i conti con se stessa". Andrea Mele (nella foto), vice presidente vicario di Astoi, non nasconde la sua preoccupazione sull'impatto del coronavirus sull'industria dei viaggi tricolore.

Le prossime mosse
Il rappresentante di Astoi ha indicato quali saranno le mosse dell'associazione per affrontare l'emergenza: "Oggi abbiamo un incontro con il ministro Franceschini, abbiamo poi chiesto un confronto con il ministro dell'Istruzione per parlare del blocco imposto ai viaggi scolastici". E, ha aggiunto, "stiamo chiedendo all'Unità di crisi della Farnesina una maggiore chiarezza nelle comunicazioni che riguardano i viaggiatori italiani. Perché se ci sono Paesi che hanno attuato una linea chiara, ce ne sono altri la cui posizione è più ambigua".

La richiesta ai vettori
Spiegando poi che le aziende dell'associazione si stanno muovendo in maniera compatta nel gestire le richieste di cancellazione, Mele ha sollecitato le compagnie aeree ad adottare una condotta analoga: "I tour operator di Astoi stanno aggiornando le policy che in determinate condizioni garantiscono cancellazioni e annullamenti senza penali fino al 31 marzo, ma - ha aggiunto - chiediamo ai vettori di applicare la stessa logica".

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