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Club Med parla italiano.
Le ambizioni di Amzallag

di Isabella Cattoni

Le ambizioni non mancano e l’analisi del mercato non può che essere aggressiva: Eyal Amzallag (nella foto), da oltre 3 anni managing director Italy – South Europe & emerging markets di Club Med, alza il tiro e punta a diventare “Il numero uno nel segmento premium in Italia”. Perché - spiega Amzallag -  “Il nostro prodotto non ha competitor e in un mercato in profonda trasformazione possiamo sicuramente dire la nostra”.
Da tre anni a questa parte, il cambiamento impresso da Amzallag è evidente, a cominciare dall’inversione di rotta nel volume delle prenotazioni anticipate, un tema che sta particolarmente a cuore al manager. “Dal 2018 al 2019 il volume delle prenotazioni effettuate durante i Bluedays è lievitato dell’85 per cento e in  generale il 44 per cento delle transazioni proviene dall’early booking. Solo tre anni fa si avvicinava allo zero per cento” sottolinea Amzallag.

Un potenziale enorme
Che il mercato italiano abbia enormi potenzialità sul segmento presidiato da Club Med emerge dai numeri: “Lo scorso anno abbiamo realizzato un incremento del 6 per cento sui ricavi, seguito a un 2018 record, in crescita del 9 per cento. A trainare i numeri l’innalzamento del valore medio pratica: il mercato italiano è infatti un ‘premium market’, il primo per valore a livello europeo. Basti pensare che il 16 per cento del volume totale delle vendite in Italia deriva da prodotti della Exclusive Collection. E l’obiettivo è quello di portare nel 2020 questa percentuale al 25 per cento”.
Numeri ambiziosi, che potrebbero tuttavia essere rivisti alla luce degli effetti della paura da coronavirus: “Non possiamo prevedere quali saranno le reali flessioni delle vendite non solo sulle destinazioni orientali ma anche su quelle extraeuropee in generale. Ritengo che quest’anno sarà interessato da una forte ripresa del last minute… i viaggiatori restano alla finestra in attesa di capire l’evoluzione dell’emergenza sanitaria. Sono comunque fiducioso nella ripresa delle destinazioni a lungo raggio, con particolare riferimento a Caraibi e Nord America”.

Neve e Sardegna
E sul mercato italiano Amzallag ha le idee chiare: “Penso che continuerà a crescere. Mi aspetto un bel 15 per cento in più sul turnover, motivato dal positivo andamento delle prenotazioni di giugno, luglio e agosto. Probabilmente una grossa fetta di clientela si muoverà verso destinazioni di prossimità e in questo senso anche la montagna potrà giocare un ruolo decisivo, con uno switch dai resort ‘sun’ a quelli ‘snow’, che consentono di trascorrere una vacanza ‘sci ai piedi’”.
L’accelerazione sul fronte dei resort neve va di pari passo con l’apertura di nuove strutture. Dal 2020 al 2025 il piano industriale contempla infatti una media di 3-5 nuove aperture all’anno e in questo senso fra le mete italiane papabili ci sarebbe anche la Sardegna.
“Una bella sfida – chiude Amzallag – che affronteremo però solo quando avremo trovato la giusta opportunità”.
Opportunità che è già stata trovata a Seychelles, dove il prossimo ottobre aprirà il nuovo resort della Exclusive Collection situato sull’isola privata – parco naturale di Sainte Anne. La struttura, ex Beachcomber, ha richiesto 82 milioni di euro per l’ampliamento e il restyling. “Voglio che quello italiano sia il primo mercato su Seychelles”.

Una nuova release del sito per adv
E per avvicinare ulteriormente il mercato italiano, in programma la nuova release del sito riservato agli agenti di viaggi che sarà online entro due mesi, il rilascio di nuovi tool sul sito per la creazione di viaggi  tailor made e l’apertura nel 2021 di uno showroom a Milano.  Ma in questo caso la localizzazione è ancora top secret.

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