Ultimo aggiornamento alle 08:32
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Giulio Scognamiglio, Viola Vacanze:
“Chiudiamo la partita a testa alta”

Ci ha creduto fino in fondo ma alla fine ha dovuto issare bandiera bianca andando a ingrossare le fila di quei piccoli imprenditori virtuosi che credevano che la cura del prodotto e la strategia dei piccoli passi potesse continuare a vincere sulla legge dei grandi numeri. Viola Vacanze esce di scena in punta di piedi, se è vero quel che tiene a sottolineare l’amministratore delegato, Giulio Scognamiglio (nella foto): “Abbiamo concluso l’attività già alla fine di dicembre e abbiamo sistemato in questi giorni le ultime piccole questioni in sospeso. Chiudiamo i battenti senza lasciare alcun debito, con la certezza di sapere che tutti i dipendenti hanno già trovato una ricollocazione e con la speranza di aver comunque lavorato con onestà e coraggio in tutti questi anni. Speranza avvalorata dalle tantissime dimostrazioni di stima ricevute in queste ore su tutti i canali e in particolare sui social”.

Una strategia superata
In effetti, la situazione era difficile da tempo e Scognamiglio non ha difficoltà ad ammettere che “Quella strategia pensata qualche anno fa per far breccia sul mercato, che aveva in un Mare Italia tailor made il suo punto di forza, non sia riuscita a reggere negli ultimi anni, quando solo i volumi dettano legge sul mercato”. Volumi che Viola non poteva e non voleva produrre: “I numeri che realizzavamo non permettevano un corretto funzionamento dell’azienda. Il prodotto Mare Italia negli ultimissimi anni sta costringendo gli operatori a rinunciare alla marginalità a vantaggio di volumi sempre più grandi. Un gioco che ci ha trascinato verso la fine dell’attività, schiacciati dalla logica delle grandi economie di scala. Il nostro lavoro, basato sulla progettualità che aveva nel controllo maniacale del prodotto il suo punto di forza, non è più in linea con le richieste di un mercato ispirato solo alla dinamica del prezzo”.

Il fattore prezzi
Negli anni in cui il Mare Italia andava forte, “i prezzi sono schizzati al rialzo senza tuttavia riallinearsi quando i competitor nordafricani sono tornati a riaffacciarsi con rinnovata grinta sul mercato”.  Scognamiglio aveva anche tentato di guardare ad altre destinazioni come le Canarie, che aveva introdotto nel 2015, ma “Bisogna essere bravi e specializzati su pochi prodotti ed è inutile inventarsi operatori su aree che non si conoscono a fondo”.

La decisione finale
Così, è arrivata la decisione: “L’avventura di Viola si era ormai esaurita. Il progetto originario aveva in sé una sua logica e bellezza, ma occorreva forse avere una visione a più lungo termine. Per questo non abbiamo aperto le vendite per la stagione 2020 e abbiamo interrotto l’attività a bocce ferme, senza arrecare danno a nessuno”.  Ma lo sfogo di Scognamiglio lascia intravedere una ripartenza: “Ho in cantiere diversi progetti e posso garantire ai miei amici agenti di viaggi che non li abbandonerò”.
Isabella Cattoni

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