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Ferrovia Retica: consigli agli adv per gestire i picchi di domanda

di Isabella Cattoni

Un successo che supera ogni più rosea previsione, con numeri in crescita su un’annata già eccezionale: si basa su queste premesse la disamina di Enrico Bernasconi, che ormai da anni guida la rappresentanza italiana di Ferrovia Retica. “Abbiamo superato del 12 per cento il record assoluto registrato nel 2018, arrivando a trasportare lo scorso anno circa 280mila passeggeri italiani solo per quanto riguarda la tratta del Bernina”.

I motivi del successo
Un successo tanto grande e per certi versi superiore alle attese che potrebbe creare qualche criticità sul fronte dell’affollamento dei passeggeri nei periodi di maggiore richiesta: Natale e Capodanno, ma anche i principali ponti e Pasqua. “Si tratta di un prodotto che continua a beneficiare di innegabili vantaggi, dalla qualità e sostenibilità dell’offerta al fatto di essere molto conosciuto in tutta Italia grazie alla presenza di una rappresentanza diretta, ai quali si aggiungono fattori esterni come la sicurezza della destinazione e condizioni metereologiche che l’anno scorso si sono dimostrate particolarmente favorevoli”.

Le criticità da eccesso di domanda e come superarle
L’eccesso di domanda tuttavia porta con sé anche qualche difficoltà, che Bernasconi intende prevenire: “Potrebbe capitare nei periodi di massima affluenza che chi desidera provare l’esperienza del Bernina possa avere solo posto in piedi, in quanto si tratta di un servizio di trasporto regionale che quindi non impone vincoli di posti fissi a sedere. A questa criticità abbiamo pensato di ovviare con alcune leve specifiche. Innanzitutto, su ogni convoglio abbiamo ridotto la disponibilità di posti per i gruppi a vantaggio degli individuali. Stiamo poi provvedendo a introdurre nuovi convogli, che sostituiscono ai locomotori elettrotreni dotati di cento posti a sedere supplementari. Inoltre, vorrei sensibilizzare gli agenti, ovviamente per quanto possibile, a cercare di consigliare di programmare il viaggio al di fuori dei principali periodi di vacanza, in modo tale da garantire la massima soddisfazione al cliente e un’esperienza realmente di qualità”.
Ultima ma non meno importante proposta agli agenti che organizzano gruppi: provare a invertite il programma di viaggio, raggiungendo in mattinata St. Moritz in pullman ed effettuando la tratta ferroviaria nel pomeriggio, con maggiori possibilità di avere conferma immediata e più posti a disposizione.
In una prospettiva a medio termine, c’è poi l’idea di creare un orario cadenzato con partenze a intervalli di un’ora e, in una fase successiva, addirittura di mezz’ora.

I t.o. parntner
Sul fronte dei rapporti con le agenzie, Bernasconi punta poi a sottolineare l’importante collaborazione con i tour operator Adrastea Viaggi e Il Girasole Viaggi, specializzati sull’offerta diFerrovie Svizzere in generale, con la possibilità di creare pacchetti ad hoc contenenti servizi da associare al semplice viaggio in treno.

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