Sardine che avanzano. Qualche movimento spontaneo inizia a vedersi anche nel mondo del turismo, dove le agenzie di viaggi sembrano ribellarsi a certi sistemi. I fatti di quest’anno stanno risvegliando l’orgoglio delle adv che chiedono innovazione e cambiamenti anche ai vari network.
Nel 2019 abbiamo assistito all’ingresso sul mercato di fondi capaci di razziare alcuni brand e lasciare il vuoto assoluto, vettori che invece di bruciare carburante per gli aerei hanno bruciato la cassa (lasciando hangar vuoti), il crac Thomas Cook e le vicende legate a rinnovi contrattuali che fanno discutere.
Insomma tante situazioni che hanno fatto ribollire il sangue alle agenzie che invece di bussare a testa bassa alla porta dei manager del network (che in alcuni casi hanno le mani legate dai vari azionisti) si stanno organizzando per fare sentire la loro voce.
È il caso di Sergio Bosio, adv di Rovato, nel bresciano, che prima si è fatto portavoce di 30 agenzie e poi ha creato un gruppo chiuso sui social di 700 iscritti spiegando a TTG Italia che "le agenzie nei prossimi mesi dovranno capire come abbassare i costi e recuperare ricavi. Sarà questa la vera sfida del 2020. Al momento, la priorità è sicuramente il contratto Alpitour. Proprio su questo tema si è creato il gruppo facebook degli adv. Riconosciamo Alpitour come leader, ma un buon leader deve sapere trascinare i suoi gregari. Abbiamo bisogno di procedure, di dialogo e di confronto. Soprattutto abbiamo bisogno di riconoscimento. Siamo dalla stessa parte o no?”.
Su questa domanda si giocherà il futuro dell'intero settore. Per la risposta crediamo sia necessario attendere qualche mese per avere le idee più chiare e analizzare le azioni dei vari attori. Le sardine (agenzie) sono uscite allo scoperto e il messaggio che lanciano vale per tutti. Anche per i network che si sentivano al sicuro. Ora dovranno prendere posizione anche a rischio di perdere associati.
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