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Astoi incontra il ministro del turismo di Zanzibar

Un destinazione chiave per il turismo italiano, che rappresenta il 23% delle presenze totali: su Zanzibar si concentrano gli interessi delle aziende di viaggi tricolore capitanate da Astoi, che ha deciso di incontrare il ministro del Turismo del Paese, Mahmoud Kombo.

La delegazione Astoi ha sottoposto quattro temi prioritari: la necessità di ridurre la pressione fiscale, l’esigenza di adeguare le infrastrutture aeroportuali e stradali, la questione della sicurezza dei clienti degli hotel e quella dell’aumento della presenza dei cosiddetti ‘beach boys’ in prossimità dei resort.

Astoi ha fatto presente al Ministro che la maggior affluenza nella destinazione si registra nei quattro mesi da dicembre a marzo, a fronte di costi fissi che si protraggono per dodici mesi, evidenziando quindi la non sostenibilità di incrementi significativi delle tasse. Inoltre, gli operatori hanno messo in discussione la modalità di calcolo delle imposte adottata dal Governo locale, che prende come parametro esclusivo le tariffe alberghiere applicate in alta stagione. La delegazione ha poi richiesto maggiore equità nei controlli fiscali, particolarmente incisivi nei confronti degli operatori, per far sì che i contribuenti siano posti tutti sullo stesso livello.

Il focus si è poi spostato sul potenziamento di infrastrutture e dei servizi: l’aeroporto, infatti, dopo 25 anni, non è ancora allineato agli standard internazionali e le strade che si percorrono durante i trasferimenti dall’aeroporto agli hotel necessitano di manutenzione.

I tour operator hanno chiesto inoltre di monitorare e regolamentare la presenza dei cosiddetti ‘beach boys’, che abbordano i turisti in spiaggia proponendo escursioni e commerci vari ed è stato inoltre proposto di creare un organismo di polizia turistica, che presidi e intervenga in caso di necessità.

Il ministro si è mostrato molto favorevole alle proposte e ha invitato la delegazione Astoi a svolgere un meeting a Zanzibar a fine gennaio, nel quale verranno coinvolti anche gli altri ministri competenti.

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