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Ue: “Garanzie ai clienti
anche dalle compagnie”

di Francesco Zucco

Da molti era considerata quasi una ‘falla’ nella normativa sui pacchetti di viaggio: l’enorme mole di tutele riconosciute ai clienti ricadeva solo sugli organizzatori, ovvero agenzie e tour operator, con molte meno garanzie per chi acquistava il solo volo. Un meccanismo che faceva ricadere gli oneri unicamente su chi svolge la funzione di organizzatore e non sul comparto aereo.

Il caso Thomas Cook, però, sembra aver sollevato al questione. Il ciclone del fallimento di uno dei principali player del continente, infatti, ha sollevato il velo sui problemi generati dalla nuova normativa. Come sottolinea nexotur.com il Parlamento Ue ha infatti richiesto una risoluzione per tutelare i clienti. Una mossa che, ovviamente, non comprende solo chi aveva acquistato un pacchetto Thomas Cook, ma anche chi aveva acquistato un biglietto aereo della compagnia del gruppo

L'evoluzione della normativa
L’Europa, insomma, fa una sorta di marcia indietro rispetto alla normativa. O meglio, una marcia avanti, dal momento che le regole sui pacchetti turistici erano nati proprio con l’obiettivo di tutelare i passeggeri. Passeggeri che, in questo caso specifico, sono talvolta rimasti senza tutele.

Sugli effetti del caso Thomas Cook nel mondo del turismo sono stati versati, nelle ultime settimane, chilometri di inchiostro. Ma questo è un aspetto che finora è passato quasi in secondo piano, ma che non va sottovalutato. Anche perché potrebbe portare a conseguenze non indifferenti, arrivando a condizionare le normative del comparto.

Le agenzie di viaggi (e i tour operator) lo avevano detto sin dalle prime battute: bene la normativa, ma tutela solo i clienti che acquistano un pacchetto. Un limite che ora si è svelato in tutta la sua drammatica potenza.

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