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Roci, Settemari: "I clienti chiedono il Mar Rosso"

di Lino vuotto
Pochi timori e tanta voglia di partire. È questa la fotografia della clientela del Mar Rosso secondo Mario Roci (nella foto), amministratore unico di Settemari. "Abbiamo i turisti che ci chiedono di poter partire - afferma -. Gli ultimi clienti li abbiamo portati via il 12 febbraio, ma molti di quelli che erano nei villaggi non volevano tornare". L'amministratore unico del tour operator non nasconde che "alcuni hanno avuto timore e hanno scelto di non partire", ma precisa: "Chi conosceva bene la destinazione voleva comunque raggiungere le località balneari dell'Egitto". Il tour operator riprenderà le operazioni sulle mete dell'area a partire dal 26 febbraio.

"Serve un fondo di garanzia che funzioni"
Roci coglie anche l'occasione della situazione del Nord Africa per richiamare l'attenzione sul fondo di garanzia. "Anche se il danno non è ancora stato calcolato con precisione, l'emergenza ci è costata molto, in termini di seggiolini vuoti - spiega -. Prima i charter che sono partiti dall'Italia vuoti per andare a riprendere i turisti, ora i voli che torneranno senza passeggeri perché non c'è nessuno da riportare indietro". E aggiunge: "Ora l'emergenza è diventata la routine: si vedano i casi di Egitto, Thailandia, Australia, solo per citare i più recenti. Il nostro è un settore sensibile, dobbiamo tutelare le persone. È necessario un fondo di garanzia che funzioni correttamente".

Pochi timori e tanta voglia di partire. È questa la fotografia della clientela del Mar Rosso secondo Mario Roci (nella foto), amministratore unico di Settemari. "Abbiamo i turisti che ci chiedono di poter partire - afferma -. Gli ultimi clienti li abbiamo portati via il 12 febbraio, ma molti di quelli che erano nei villaggi non volevano tornare". L'amministratore unico del tour operator non nasconde che "alcuni hanno avuto timore e hanno scelto di non partire", ma precisa: "Chi conosceva bene la destinazione voleva comunque raggiungere le località balneari dell'Egitto". Il tour operator riprenderà le operazioni sulle mete dell'area a partire dal 26 febbraio.

"Serve un fondo di garanzia che funzioni"
Roci coglie anche l'occasione della situazione del Nord Africa per richiamare l'attenzione sul fondo di garanzia. "Anche se il danno non è ancora stato calcolato con precisione, l'emergenza ci è costata molto, in termini di seggiolini vuoti - spiega -. Prima i charter che sono partiti dall'Italia vuoti per andare a riprendere i turisti, ora i voli che torneranno senza passeggeri perché non c'è nessuno da riportare indietro". E aggiunge: "Ora l'emergenza è diventata la routine: si vedano i casi di Egitto, Thailandia, Australia, solo per citare i più recenti. Il nostro è un settore sensibile, dobbiamo tutelare le persone. È necessario un fondo di garanzia che funzioni correttamente".

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