Ultimo aggiornamento alle 11:21
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Thomas Cook, approvato in Senato odg per misure a sostegno delle imprese italiane

Il caso Thomas Cook approda in Senato. Nella giornata di ieri è stato approvato un ordine del giorno che impegna il Governo ad “adottare con urgenza tutte le iniziative necessarie, a partire dalla prossima legge di bilancio, al fine di garantire la continuità operativa delle imprese del settore turistico-ricettive del nostro Paese coinvolte dal fallimento del tour operator britannico, ivi comprese quelle dell'indotto, e di salvaguardare i livelli occupazionali nelle imprese medesime”.

L'impatto del collasso
Attualmente l’operatore risulta infatti debitore nei confronti dei fornitori per oltre 2 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’Italia, le stime delle maggiori associazioni di categoria del settore alberghiero parlano di oltre 4mila strutture turistico-ricettive coinvolte, con un danno economico diretto oscillante tra i 400 e i 600 milioni di euro, a cui si aggiungono i danni sull'indotto legato a tali strutture ricettive.

La posizione del Governo
Secondo il Governo italiano, per sostenere nell'immediato le imprese italiane coinvolte dal fallimento è necessario, si legge nell’Ordine del giorno, prevedere l'attivazione di un credito d'imposta, di importo proporzionale al credito vantato verso Thomas Cook, per evitare che le imprese vadano in crisi di liquidità e da restituire appena le stesse entreranno in possesso delle somme di loro spettanza. Definire un regime di Iva per cassa per tutte le fatture emesse e da emettere nei confronti di Thomas Cook, per evitare che le stesse debbano anticipare un'imposta che non hanno incassato e che non incasseranno in futuro; rifinanziare il tax credit per garantire alle imprese del settore turistico-alberghiero coinvolte le risorse necessarie per effettuare investimenti.

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