Ultimo aggiornamento alle 10:34
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Ota Viaggi centra
un nuovo traguardo
per il trentennale

di Amina D'Addario

In casa Ota Viaggi nessuno si aspettava di bissare un altro risultato eccezionale. E invece, dopo un inizio di stagione non privo di incognite che aveva già fatto metabolizzare il calo sul Mare Italia, il 2019 si chiuderà ancora una volta con il segno più.

"Arriviamo da un decennio di continua crescita e anche quest'anno, nonostante una stagione in salita, chiuderemo raggiungendo i 93 milioni di euro di fatturato, contro i 92 del 2018" ha spiegato il direttore commerciale Massimo Diana, a margine dei festeggiamenti per il trentennale che il tour operator guidato dalla famiglia Aprea - dal fondatore Stefano e dai figli Mario e Domenico - ha voluto celebrare con le agenzie di viaggi e i principali fornitori al Marina Resort Garden & Beach di Orosei, in Sardegna.

Il risultato
"Si tratta di un risultato eccezionale, perché - ha sottolineato Diana - è stato raggiunto puntando solo sul Mare Italia e senza le ancore di salvataggio delle altre destinazioni. Abbiamo lavorato a testa bassa, stando sempre sul pezzo e senza mai guardare l'orologio". Un traguardo importante per un operatore che non ha mai voluto svelare troppo di sé, ma che oggi, forte dei risultati raggiunti e complice un nuovo approccio alla comunicazione, ha finalmente deciso di uscire dal guscio.

"Volevamo imprimere un segno tangibile su questa data così importante. Si sa forse troppo poco di noi, mentre dobbiamo dare valore a quello che è stato costruito in questi anni sul Mare Italia". Ecco perché, ha anticipato Diana, "nei prossimi mesi comunicheremo molto di più la nuova immagine e il nostro nuovo spirito. Lavoreremo per essere più presenti sul territorio e lanceremo nuovi progetti perché le agenzie possano finalmente capire che dietro Ota ci sono anche un cuore e un'anima".

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