Ultimo aggiornamento alle 08:02
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Ezhaya, Alpitour:
“Perché l'Italia
è meno competitiva
di altre destinazioni”

di Oriana Davini

Ormai è una richiesta che arriva da più fronti: cambiare il calendario scolastico, per allungare la stagione e mettere l'Italia in grado di competere con gli altri Paesi a livello turistico. Nardo Filippetti, presidente di Astoi, lo va ripetendo da tempo e alcune regioni, come Puglia ed Emilia Romagna, hanno tentato in tempi recenti di posticipare il rientro sui banchi di scuola.

Un anno di crescita
Ora al coro di chi sollecita un cambiamento si unisce anche Pier Ezhaya: il direttore tour operating del Gruppo Alpitour, infatti, si avvia a portare a casa una "bella estate. Alpitour chiuderà la stagione in crescita del 7% e l'anno complessivo del 9%, nonostante il Gruppo abbia allargato il suo perimetro includendo Eden".

Rafforzare i mesi di spalla
Eppure, quando si passa a parlare delle previsioni su settembre, il manager alza gli scudi. "È evidente che il mercato italiano diventi poco appetibile all'estero perché è molto stagionalizzato e ci rende meno competitivi". Ma il rafforzamento dei periodi di spalla, così come della bassa stagione, non si ottiene "con le offerte, semmai con il cambio dei calendari scolastici, come avviene in Francia, cosa che abbiamo richiesto come Astoi".
Va da sé, prosegue, "che è molto difficile cambiare abitudini che sono anche sociali e culturali. Quel che possiamo dire ad oggi è che l'alta stagione si è un po' allungata e che le prime due settimane di settembre sono diventate molto interessanti dal punto di vista dei volumi. Ma sono cambiamenti che si ottengono gradualmente e con molta pazienza".

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