Ultimo aggiornamento alle 10:13
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Ávoris, Barcelò
e l’ipotesi Italia:
ecco il tesoretto
da investire

Solo un anno fa dichiarava apertamente di essere pronta a intraprendere un percorso di espansione, che vedeva oltre i confini della Spagna, e nello specifico in Italia, uno sbocco naturale. Ora Ávoris, la divisione viaggi del Gruppo Barceló, sembra cominciare a fare sul serio.

A parlare sono i numeri. Secondo quanto riporta hosteltur.com, nel 2018 il tour operator ha raggiunto un Ebitda di 45 milioni di euro, il 35% in più rispetto ai 35 milioni raggiunti nel 2017. E per il 2019 la previsione è di raggiungere 50 milioni.

L'avanzata
La prospettiva di un assalto al mercato italiano potrebbe così non essere tanto irreale. L’operatore guadagna terreno, forte anche del sostegno di un Gruppo (Barcelò) che ha registrato un utile netto è stato di 180 milioni di euro. In calo sì del 26% rispetto all’anno precedente, ma pur sempre importante.

Un nuovo assalto?
Fallito l’assalto a Eden, il mercato dei viaggi della Penisola può quindi aspettarsi un nuovo tentativo nei prossimi mesi? Perché la crescita di Ávoris fa tornare alla memoria le parole che il copresidente Simón Pedro Barceló pronuciava solo un anno fa: “Visto che in Spagna gli spazi sono ormai ridotti – aveva dichiarato - stiamo valutando attentamente di entrare nel mercato italiano, dove vogliamo competere direttamente con Alpitour, che è l’unico grande gruppo di questo Paese”.

Alessia Noto

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