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"Aumentare i muscoli
con Eden Viaggi"
La versione
di Alpitour World

di Oriana Davini

"Niente". È la risposta di Pier Ezhaya, tour operator chief operating manager di Alpitour World, a chi gli chiede che cosa ha intenzione di fare il t.o. con i brand di casa, diventati 12 con l'acquisizione di Eden Viaggi.

"La verità - ha raccontato il manager nel corso di una tavola rotonda organizzata durante la convention di Welcome Travel a Istanbul - è che l'acquisto di Eden nasce da un motivo molto semplice, che dall'Italia hanno cercato di sminuire, ma che per noi che lavoriamo sui mercati internazionali è fondamentale: aumentare i muscoli".

La massa critica
Un maggior potere contrattuale nel momento in cui ci si presenta ai fornitori: "Altri mercati pagano di più e hanno stagionalità più lunghe: noi stavamo rischiando di essere messi ai margini, ora invece possiamo competere meglio". E i primi risultati lo confermano: "È cambiata l'attenzione dei player stranieri e delle catene alberghiere nei nostri confronti" spiega Ezhaya.

E soprattutto, aggiunge Giuliano Gaiba, a.d. di Eden Viaggi, "avevamo paura di come il mercato avrebbe reagito: a distanza di sei mesi possiamo dire che l'operazione è percepita come un'occasione di stabilità".

Brand autonomi
Eden Viaggi, quindi, manterrà la propria autonomia e soprattutto l'identità costruita negli anni e il manager lo spiega con un esempio che non lascia spazio ai dubbi. "Se Audi comprasse Bmw, i marchi esisterebbero entrambi anche se l'azionista è lo stesso: non succede niente a Bmw se Audi gli consente di continuare a fare i propri modelli".

Alle spalle ci sarà ovviamente un lavoro comune di backoffice ma, sottolinea Gaiba, "continueremo ad avere una vision e la politica commerciale autonoma, pur sapendo che essere in due significa presidiare meglio il mercato".

Leggi anche: Eden Viaggi, alpitour world
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