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Settemari in agenzia: perché il prezzo finito è una 'porta girevole'

Se la cava con una metafora Ezio Birondi, a.d. di Settemari, per spiegare la scelta del t.o. di riservare, dal 2019, il prezzo finito solo ad alcune adv e non più a tutte, come accadeva quest'anno.

Evoluzione strategica
Qualcuno sul mercato potrebbe forse aver interpretato l'operazione commerciale come un passo indietro.

Invece, dice il manager dal palco del Btf 2018, è un'evoluzione strategica ben pianificata: "Per 12 mesi abbiamo tenuto le porte aperte a tutti, per dare la possibilità alle adv di capire con chi stavano lavorando. Ora è il momento di scegliere: investiamo su chi vuole fare un percorso con noi, è un patto di crescita reciproca".

Obiettivi: fortificare le adv partner
L'obiettivo è rendere più forti le agenzie selezionate, tenendo conto che "ogni punto vendita è diverso dall'altro e ha bisogni, clienti ed esigenze differenti: sarebbe ipocrita pensare che il prodotto vada bene a tutti indistintamente, lo stesso per il contratto".

Un'operazione che lo stesso manager definisce "sana e rischiosa, ma Settemari non vuole essere il t.o. che ti fornisce le due settimane ad agosto sottodata: vogliamo lavorare con chi ci sceglie". O.D.

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