Ultimo aggiornamento alle 16:14
|

Crociere in Cina, i nodi da sciogliere per tornare a crescere

Un mercato che, dopo anni di crescita a doppia cifra, ha segnato il passo soprattutto a causa dei vincoli burocratici e della carenza di politiche di sviluppo sostenibile. Si è parlato delle prospettive del settore crocieristico cinese al Seatrade Cruise Asia Pacific 2018, che ha visti riuniti a Shanghai oltre 1100 professionisti del comparto provenienti da 34 Paesi.

Dopo lo sviluppo, lo stop
“Grazie a un decennio di rapido sviluppo - ha raccontato Wu Wenxue, ex viceministro della China National Tourism Administration - la Cina è diventata il principale punto di crescita dell’economia crocieristica globale. La concentrazione delle navi nel bacino cinese da parte delle maggiori compagnie di navigazione e la poca esperienza delle autorità portuali locali hanno, però, recentemente causato non pochi problemi al comparto”.

Il settore crocieristico cinese si è, dunque, fermato, portando quest'anno numeri in calo e mostrando, spiega Wu, che il Paese “deve imparare a concentrarsi maggiormente sullo sviluppo sostenibile della crociera”.

I problemi da risolvere
“Occorre passare dallo sviluppo rapido a quello sostenibile” ha rimarcato Zinan Liu, presidente China and North Asia di Royal Caribbean International. Un’affermazione, la sua, condivisa da Mario Zanetti, presidente di Costa Group Asia: “Sappiamo - ha sottolineato - che il potenziale del Paese è enorme. Questo è il motivo per cui dobbiamo concentrarci su uno sviluppo sano”.

E a esprimere tutto il suo ottimismo per il mercato è stato Pierfrancesco Vago, executive chairman di Msc Crociere: “Il meglio deve ancora venire - ha detto -. Basta fare i passi giusti”. Tra le questioni ancora aperte il cambiamento della normativa esistente sul cabotaggio e l’eliminazione delle restrizioni sui porti, in modo da consentire alle navi l’attracco in più scali nazionali prima di salpare per le acque internazionali.

Leggi anche: Cina
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi