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Grandi navi a Venezia, le soluzioni per ridurre il traffico

di Amina D'Addario

Un nuovo terminal per le navi da crociera più grandi nell'area di Marghera, il riutilizzo del canale Vittorio Emanuele per le unità di medie dimensioni e il passaggio lungo il canale della Giudecca consentito solo alle navi più piccole del segmento luxury. Si articola in tre punti il piano di rilancio del porto di Venezia illustrato da Pino Musolino, presidente dell'Autorità portuale della città lagunare, in occasione della presentazione dello studio di Risposte Turismo sull'impatto del settore crocieristico sul capoluogo veneto.

"Questa soluzione - ha sostenuto - ci permetterebbe di spalmare l'impatto della crocieristica su diverse aree della Laguna e di recuperare la flessione riportando sull'area una sana occupazione".

Quanto alle tempistiche di realizzazione del nuovo terminal, Musolino ha spiegato che "se riuscissimo a cantierizzare subito il progetto, saremmo in grado di spostare qui le prime navi nell'arco di 12-16 mesi e completare i lavori entro 5 anni". Soluzione più a portata di mano il "dragaggio manutentivo" del canale Vittorio Emanuele, che "è stato navigato fino al 2004".

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