Una moltitudine di brand, per i quali sarà necessario trovare una precisa collocazione sul mercato. Pier Ezhaya (nella foto), direttore tour operating di Alpitour, sa benissimo che il closing per l’acquisizione di Eden non è stata che la parte “più semplice dell’intera operazione”.
Ora, infatti, c’è da mettere mano all’integrazione vera e propria, con una varietà di marchi che “inevitabilmente per alcune parti si andranno a sovrapporre, ma per i quali occorre trovare un posizionamento ben preciso”.
Lo dichiara dal palco di TTG Talks a Rimini, dove in occasione di TTG Travel Experience il manager è stato ospite di Mezzogiorno di fuoco, le interviste da mezz’ora condotte dal direttore di TTG Remo Vangelista.
Una questione di indipendenza
“Vogliamo mantenere Eden indipendente, non inglobarlo: la nostra intenzione è di non variare il suo modo di fare prodotto”. E se questo concetto poteva essere già chiaro ai più, Ezhaya fornisce al mercato anche un altro dettaglio: “Non ci saranno cambiamenti commissionali, di questo possiamo rassicurare le agenzie”.
Per quanto riguarda il prossimo futuro, “sappiamo che 12 marchi nell’offerta attuale sono troppi: alcuni di essi come Hotelplan o Turisanda dovranno trovare un ruolo preciso”.
La lezione di Press Tours e Swan
L’operazione, però, non sembra spaventare il tour operator, che dall’esperienza di integrazione con altri brand come Press Tours o Swan Tour ha appreso qualcosa. “Con Eden l’operazione sembra per ora essere più semplice, perché l’azienda che abbiamo portato in casa era già strutturata”.
Del resto, quando gli viene chiesto di raccontare una cosa riuscita bene del passato, Ezhaya non ha esitazioni: “Aver riposizionato i brand della galassia Alpitour, come Francorosso o Viaggidea, che prima potevano essere in parte sovrapposti e ora non lo sono più”. Mentre per quanto concerne Press Tours, “da novembre lanceremo un nuovo riposizionamento, con un forte rilancio”.
L’esempio c’è, ora vedremo quali saranno le prossime mosse che delineeranno Eden nell’era Alpitour.
