Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Alpitour France tenta la volata
Villaggi e agenzie per crescere

Sta nel marchio Bravo Club l’ingrediente segreto per l’affermazione di Alpitour France nel mercato d’Oltralpe. A oltre due anni dal debutto, il figlio francese del t.o. torinese tira le somme e guarda avanti seguendo come unico mantra la crescita. Una crescita che l'operatore mira a raggiungere lavorando sul prodotto vincente e sui prezzi, ma concentrandosi anche sulla distribuzione.

Negli ultimi dieci mesi i Bravo Club hanno avvicinato 22mila clienti, per un giro d’affari di 22 milioni di euro. Numeri che Alpitour France, racconta il direttore generale, Patrice Caradec, a lechotouristique.com, vuole incrementare per raggiungere quota 38mila clienti e 40 milioni di euro entro il 2020.

Pricing e portfolio
Qui entrano in gioco il pricing, da rivedere dopo la fase di lancio, e del portfolio. La prossima stagione invernale vedrà l'ingresso di tre novità, che faranno salire a quota 10 le strutture in programmazione, rispetto alle 7 dell’anno scorso. Un primo passo verso l’ampliamento del portfolio, che prevede l’apertura di 4 o 5 strutture entro il 2022.

Il rapporto con le agenzie
C’è poi da lavorare sul radicamento nel mercato francese. “Quest’anno ci hanno venduto 1100 agenzie. Dobbiamo convincerne 2000 – ha spiegato Caradec -. Il lancio del sito b2c lo scorso giugno, vetrina essenziale per incrementare le vendite, dovrebbe aiutarci a raggiungere questo obiettivo”.

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