Ultimo aggiornamento alle 10:55
|

Lavoratori Valtur,
l'appello a Di Maio:
"Non archivi
la nostra storia"

“Confidiamo che la vicenda Valtur non sia arrivata all’ultima spiaggia”. Sono le parole con cui inizia la lettera ufficiale indirizzata dai lavoratori Valtur al ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.
Un appello accorato, il loro, in cui ricostruiscono la drammatica vicenda che ha lasciato a casa i dipendenti della sede milanese dello storico tour operator e pregano il ministro di non dimenticarli: “Le chiediamo - chiedono al ministro - di non archiviare nei faldoni del suo Ministero la storia di Valtur. Una storia fino a qualche mese fa bellissima per noi che l’abbiamo vissuta e per i milioni di italiani che hanno sognato in questi anni”.

I sindacati chiedono l'incontro con Nicolaus
Intanto, dopo che il tavolo organizzato dal Mise il 26 luglio è andato deserto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno inviato una richiesta di incontro direttamente a Nicolaus - che ha acquistato il marchio Valtur il 19 luglio per 5 milioni di euro - per attivare un confronto sul piano industriale.

“L’investimento di Nicolaus sul marchio e le prime dichiarazioni di Pagliara - commenta Luca De Zolt della Filcams Nazionale - fanno intendere che c’è un’intenzione reale del gruppo a reindustrializzare il marchio Valtur; la stagione invernale è alle porte e l’estate 2019 sarà la cartina di tornasole dell’investimento. Il confronto va iniziato quanto prima a livello aziendale e istituzionale. Non nascondiamo la speranza che Nicolaus possa rimettere in gioco i villaggi lasciati chiusi dalla disastrosa esperienza Bonomi, e che il piano industriale preveda una prospettiva occupazionale agli ex lavoratori Valtur: il marchio non ha valore senza l’esperienza e la professionalità di chi lo ha costruito”.

Leggi anche: Valtur
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi