Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Patanè, Blue Panorama
e il risiko dei charter

di Francesco Zucco

Attenzione ai charter. Nonostante uno dei grandi ritornelli di una parte del mercato turistico sia ‘i voli a richiesta sono morti’, il settore continua ad avere bisogno di questa tipologia di offerta. Il point to point continua ad essere un tassello fondamentale (anche se non l’unico) del business dei tour operator e dei villaggisti in particolare. E il 2018 potrebbe vedere uno sconvolgimento degli equilibri, visto tutto quanto è cambiato negli ultimi dodici mesi. Al centro di tutto, quella Blue Panorama finita nelle mani della Uvet di Luca Patané: operazione ponderata anche sondando il mercato e dagli effetti potenzialmente dirompenti, considerando la situazione del settore del trasporto tricolore.

Le intenzioni di schierare Blue Panorama sul segmento charter sembrerebbero qualcosa di più di una semplice ipotesi. Anche alla luce del fatto che, pochi mesi fa, il gruppo Uvet ha messo le mani su Settemari, tour operator che storicamente si appoggia ai collegamenti Itc per una parte sicuramente non trascurabile del business.

Lo scenario italiano
Bisogna infatti tenere conto che il charter tricolore, negli ultimi tempi, ha vissuto vicende alterne: a parte la corazzata Neos, che marcia spedita sul suo modello di business e sulla forte sinergia con la proprietà, ovvero Alpitour, l’elenco degli operatori disposti a scommettere sui collegamenti Itc non è troppo lungo.

Meridiana, altro player di spicco in questa tipologia di offerta, qualche mese fa aveva messo in chiaro di non voler puntare troppo sui charter. Per il vettore fondato dall’Aga Khan negli ultimi tempi sono cambiate molte cose, ma non è ancora del tutto chiaro quali saranno le intenzioni per quanto riguarda il mondo charter.

In tutto questo va a inserisci anche la situazione di Alitalia, il cui destino è legato soprattutto al futuro acquirente. Le tempistiche per la cessione sono state spostate e solo il prossimo proprietario del vettore potrà dire l’ultima parola sul modello di business della compagnia.

In questo scenario, Blue Panorama potrebbe rappresentare una certezza. Il vettore ha già annunciato una serie di voli charter sulla Cina, in ottica prettamente incoming: l’obiettivo è infatti portare in Italia i turisti del dragone. Ma la strada verso l’estate è ancora lunga e Patané, ora che ha la sua compagnia aerea, potrebbe cambiare gli equilibri del mercato.

Leggi anche: Blue Panorama, Uvet
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