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Michele Serra, Quality
L'irriducibile artigiano

di Rita Pucci

Si definisce “un artigiano dei viaggi”. Irriducibile, Michele Serra, presidente del Quality Group e del tour operator che ne fa parte, Mistral. Irriducibile e orgoglioso, anche in un panorama delle vacanze tailor made che in queste ultime stagioni si è affollato di player che si definiscono nello stesso modo. “Non cambierei questo termine, io sono e resto un artigiano”.

Dal palco del talk show ‘Che domani che fa’ svoltosi al BizTravel Forum, l’imprenditore sfoggia anche il consueto ‘understatement’ torinese che, forse anche inaspettatamente, genera un paio di applausi dalla platea.

Questione di fedeltà
Il primo, quando ribadisce  il ruolo strategico che per il business del suo t.o. svolgono le agenzie di viaggi: “A me costerebbe tantissimo andare direttamente al cliente finale – dice-. È giusto che la comunicazione del mio prodotto la faccia l’intermediazione, sono loro che devono conoscermi per potermi vendere al cliente. Costi quel che costi”.

Le previsioni per il 2018
Il secondo applauso, invece, arriva quando nel tracciare le ‘previsioni del tempo’ per il 2018 dice, con il sorriso sulle labbra: “Prevedo che il 2018 sarà un anno di crescita tumultuosa a meno che…”. E giù un elenco di calamità naturali sempre meno improbabili: “A meno che non accadano disastri come terremoti uragani o epidemie: io ho a che fare con tutti questi imprevisti, come faccio a dire che domani sarà?”.

Poi, rivela anche un retroscena sul Quality Group: “Siamo una confraternita e come tale tra noi c’è una discussione continua”. Un fattore tutt’altro che negativo, sottolinea, “perché alla fine i risultati non mancano”.

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