Spesso dietro alle cifre si nasconde qualcosa di più del semplice numero. Soprattutto se il dato viene inserito all’interno di un contesto. Nel caso specifico, i dati Istat sull’andamento dei prezzi a luglio nasconde qualche dettaglio in più rispetto a quanto potrebbe sembrare da una prima lettura veloce.
Secondo quanto affermato dall’Istituto di Statistica, l’andamento dei prezzi nel settore dei servizi a luglio (con un +0,8% complessivo) è stato particolarmente influenzato dal princing del settore delle vacanze. Nel dettaglio, il mondo dei villaggi vacanze, campeggi e ostelli ha fatto registrare prezzi in salita del 21,6% rispetto al mese precedente. Un dato che non può stupire, dal momento che si tratta del confronto tra i prezzi di luglio e quelli di giugno, quando si registra uno dei maggiori rialzi delle tariffe, fortemente legate alla stagionalità. Balzo in avanti anche per i pacchetti vacanza, cresciuti del 15,1% per quanto riguarda i viaggi nazionali e del 5,7% per quanto riguarda quelli internazionali. In controtendenza, invece, alberghi, motel e pensioni, che scendono dell’1,3%.
Confronto anno su anno
Ma le tendenze cambiano notevolmente se si lascia da parte il discorso stagionalità e si guarda invece all’andamento anno su anno. Confrontando luglio 2017 con luglio 2016, infatti, i villaggi vacanza crescono del 7,5%, ma i pacchetti nazionali si dimostrano più economici dello scorso anno, con un -1,9%; quelli internazionali, invece, confermano la cresciuta, con un +4,2%. A sorpresa, invece, balzano in avanti gli alberghi, con un +5,3% anno su anno.
Questo secondo set di dati offre un panorama più chiaro del settore, dal momento che il comparto turistico è abituato a forti oscillazioni mensili dei prezzi. La tendenza annuale svela come i pacchetti vacanza in Italia abbiano abbassato i prezzi, mentre quelli internazionali, in media, abbiano contenuto gli aumenti al di sotto di quelli registrati dalle singole strutture, siano esse villaggi o alberghi.
