Ultimo aggiornamento alle 08:35
|

Hotel e tour operator:
matrimonio possibile

di Francesco Zucco

I tour operator, da grandi, vogliono fare gli albergatori. O, almeno, una parte di loro. Dopo essere stati sedotti e abbandonati dal fascino dei charter, dopo aver subito le lusinghe dell’integrazione verticale (con il loro carico di spese fisse), ora diversi operatori ammettono: la nuova via è quella del ricettivo.

Un riassunto perfetto dell’idea lo ha fornito Stefano Pompili, direttore generale di Veratour, quando nel corso del BizTravel Forum a novembre ha affermato davanti alla platea: “Preferisco definirci una piccola catena alberghiera, più che un tour operator”.

Operatori e hotel
Un caso isolato? No. Il mondo dell’albergatoria piace sempre di più agli operatori. Valtur ha scelto come come amministratore delegato Elena David, di solida preparazione alberghiera, al suo primo incarico nel tour operating. Formazione da hôtellerie anche per il top manager Alpitour, Gabriele Burgio, che ha dato vita a VoiHotels. Intanto, Eden ha riscoperto l’antico amore per gli alberghi e, a giugno, ha inaugurato il Nautilus Family Hotel a Pesaro. E ancora, la creazione di tre divisioni (con il gestionale e l'immobiliare che si affiancano al tour operating) per Nicolaus.

Del resto, le compagnie aeree stanno cambiando, le agenzie di viaggi si stanno evolvendo e non c’è motivo per cui anche i tour operator non debbano modificare qualcosa del loro business model per restare al passo con i tempi. E il passaggio da villaggista ad albergatore non deve essere considerato una semplice questione di terminologia. La nuova prospettiva, infatti, nasconde probabilmente qualcosa di più: una maggiore consapevolezza del proprio ruolo di fornitore di ‘materie prime’ rispetto a quello di organizzatore.

Alla ricerca di brand forti
Certo, non tutti i modelli di business si prestano ad essere trasferiti nel ricettivo. Il tour operator di linea difficilmente sarà tentato da questo trend. Ma in diversi dimostrano di voler un maggior controllo del prodotto. Un fenomeno che, con una attenta gestione, può portare anche all’innalzamento della qualità e, perché no, al rafforzamento del marchio.  E il mondo del tour operating ha bisogno di brand forti, in grado di smuovere il mercato.

/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi