Ultimo aggiornamento alle 14:29
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Spy Story - Le ultime ore
di Lowcost Travel Group

di Stefania Galvan

Sono le ore 14 di un caldo venerdì di luglio, il lavoro nell'head office di Palma di Maiorca delle centinaia di dipendenti del gruppo Lowcost Travel Group è più convulso del solito perché sono numerose le richieste per la ‘summer sale’, la promozione lanciata il giorno prima con promesse di sconti fino al 60 per cento per le prenotazioni immediate. Sono questi gli ultimi momenti di attività della società raccontati in rete dai media inglesi.

“La nostra vendita estiva è stata estesa per un periodo di tempo limitato, approfittatene” si legge sul portale, e in molti in quelle ore si affrettano a fissare la data della loro vacanza. Finché, alle 14 di quel venerdì, non arriva una mail firmata nientemeno che dal chief executive del gruppo, il controverso tycoon Paul Evans (nella foto).

"Spegnete i computer"
Poche parole: “Spegnete i vostri computer e i telefoni”, e cala il sipario su un’azienda che, nei tempi d’oro, arrivava a fatturare 500 milioni di sterline. Il primo a spegnere il suo computer è lo stesso Evans, che come nei copioni più banali ha provveduto subito a sparire in un modo che il giornale spagnolo Preferente giudica senza mezzi termini “vigliacco e meschino”. O in Canada, o in Svizzera, o chissà dove: Evans sembra svanito nel nulla, così come lo sono i soldi che gli ignari clienti hanno investito per le loro vacanze ormai inesistenti.

Ai dipendenti è toccata una mail, ai clienti sgomenti una semplice scritta sul sito, meno di 24 ore dopo la ‘summer sale’: “Siamo profondamente spiacenti di annunciare che Lctg ha cessato di operare il 15 luglio”.

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