Ancora un colpo della Cina nel settore turistico europeo.
Approfittando del periodo di volatilità nelle Borse conseguenti a Brexit, Fosun ha portato a casa un altro pezzo di Thomas Cook, passando dal precedente 5 per cento del capitale all'attuale 8,2. Una mossa che conferma le previsioni secondo cui l'ingresso nell'azionariato fosse un preludio per una prima scalata fino a un decimo dell'intero capitale.
Guo Guangchang, a cui fa capo Fosun, a inizio settimana aveva spiegato che la situazione in Borsa in Europa poteva rappresentare nuove opportunità di investimento, in particolare nel Regno Unito e la prima mossa non si è fatta attendere.
