“Penso che sia indispensabile un intervento chiaro da parte di Bruxelles, che sforna regole per tutto”. Alla vigilia dell’alta stagione Mario Roci, presidente Settemari (nella foto), lancia un appello per salvaguardare una delle destinazioni più richieste del momento: la Grecia.
“Da mesi - polemizza - si parla del debito greco. Sono state fatte dozzine di incontri “decisivi” e la Troika persegue i propri obiettivi di bilancio con modalità più consone a quelle di freddi ragionieri che a quelle da leader politici di un mondo complesso”.
Intanto, però, l’estate è alle porte e Roci si chiede se ci sia qualcuno che stia facendo mente locale sui danni che questa situazione sta causando al turismo, “fonte primaria di risorse, utili più che mai alla Grecia anche per essere in grado di ripagare il suo debito”.
Il problema, aggiunge, è che nulla sta cambiando e il tempo stringe: “Si deve regolamentare ciò che i costituenti non avevano previsto: l’uscita dall’euro, con delle fasi di massima prevedibili”. Ma al presidente di Settemari sta a cuore anche un altro punto: il lavoro del governo greco.
“Ad Atene - dichiara - chiederei di non abbassare la guardia e di continuare a prestare massima attenzione al turismo come è stato fatto, quasi miracolosamente fino ad ora”. Intanto, precisa, in Grecia la qualità del ricettivo continua a essere alta, l’aeroporto di Atene è efficiente e gli scali sulle isole funzionano come prima.
