Ultimo aggiornamento alle 12:31
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Fosun vuole l'Europa
Dopo il Club Med
ora pensa ad Alpitour

Le ombre cinesi sembrano allungarsi sempre più sugli operatori del Vecchio Continente, con il colosso asiatico Fosun che ha completato l’Opa per l’acquisizione del Club Med a febbraio scorso e, il mese successivo, ha aggiunto in portfolio il 5 per cento di Thomas Cook.

Secondo quanto pubblicato da Milano Finanza e poi ripreso da Corriere della Sera, parrebbe infatti che l’interesse di Fosun sia ora rivolto sul mercato italiano, con Alpitour World guidato da Gabriele Burgio nel mirino.

I cinesi di Fosun, che hanno messo sul piatto 939 milioni per il Med e 92 milioni di sterline per una quota di Thomas Cook - che dall’attuale 5 potrebbe passare in futuro al 10 per cento dell’azionariato -, guarderebbero ora ad Alpitour World.

Il dossier del Gruppo guidato da Burgio, nel 2012 passato da Exor ai fondi Wise e J.Hirsch per 225 milioni di euro, sembrerebbe essere interessante per i cinesi di Fosun, anche perché contiene conti in ordine. Il bilancio 2013-2014 riporta infatti un fatturato di 998,3 milioni di euro, a +0,4 per cento sull’esercizio precedente, un Ebitda di 29,4 milioni di euro, a +65,7 per cento, un utile operativo di 15,1 milioni di euro e profitti netti pari a 4 milioni.

Le stime tracciate da Gabriele Burgio nelle settimane scorse parlano di ricavi consolidati per l’esercizio 2014-2015 che supererebbero “largamente il miliardo”, fattore che andrebbe ulteriormente a stuzzicare l'appetito di Fosun.

Ma stando a quanto riporta ancora Milano Finanza, l’interesse di Fosun per Alpitour non è il solo. Il dossier del gruppo italiano sarebbe infatti anche sulla scrivanie di un altro big cinese, il colosso Hna, primo azionista di Nh Hotels. E ai due grandi player, stando a indiscrezioni di mercato, sembrerebbe accodarsi anche Tui.

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