Le ombre cinesi sembrano allungarsi sempre più sugli operatori del Vecchio Continente, con il colosso asiatico Fosun che ha completato l’Opa per l’acquisizione del Club Med a febbraio scorso e, il mese successivo, ha aggiunto in portfolio il 5 per cento di Thomas Cook.
Secondo quanto pubblicato da Milano Finanza e poi ripreso da Corriere della Sera, parrebbe infatti che l’interesse di Fosun sia ora rivolto sul mercato italiano, con Alpitour World guidato da Gabriele Burgio nel mirino.
I cinesi di Fosun, che hanno messo sul piatto 939 milioni per il Med e 92 milioni di sterline per una quota di Thomas Cook - che dall’attuale 5 potrebbe passare in futuro al 10 per cento dell’azionariato -, guarderebbero ora ad Alpitour World.
Il dossier del Gruppo guidato da Burgio, nel 2012 passato da Exor ai fondi Wise e J.Hirsch per 225 milioni di euro, sembrerebbe essere interessante per i cinesi di Fosun, anche perché contiene conti in ordine. Il bilancio 2013-2014 riporta infatti un fatturato di 998,3 milioni di euro, a +0,4 per cento sull’esercizio precedente, un Ebitda di 29,4 milioni di euro, a +65,7 per cento, un utile operativo di 15,1 milioni di euro e profitti netti pari a 4 milioni.
Le stime tracciate da Gabriele Burgio nelle settimane scorse parlano di ricavi consolidati per l’esercizio 2014-2015 che supererebbero “largamente il miliardo”, fattore che andrebbe ulteriormente a stuzzicare l'appetito di Fosun.
Ma stando a quanto riporta ancora Milano Finanza, l’interesse di Fosun per Alpitour non è il solo. Il dossier del gruppo italiano sarebbe infatti anche sulla scrivanie di un altro big cinese, il colosso Hna, primo azionista di Nh Hotels. E ai due grandi player, stando a indiscrezioni di mercato, sembrerebbe accodarsi anche Tui.
Ultimo aggiornamento alle 12:31
Fosun vuole l'Europa
Dopo il Club Med
ora pensa ad Alpitour
/*
*/
TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA