Ultimo aggiornamento alle 09:40
|

Crociere alla prova
Il verdetto degli agenti

di Daniele Marucco

Acque agitate per la stagione estiva delle crociere. I network confermano le difficoltà nelle vendite segnalate nei giorni scorsi dalle compagnie di navigazione, che avevano lamentato un andamento al di sotto delle aspettative.

A subire una flessione sono soprattutto "le crociere nel Mediterraneo per l'estate" spiega Rinaldo Bertoletti, amministratore delegato One! Travel. In particolare, "famiglie e coppie mostrano un minore interesse" aggiunge Simone Farese, direttore Primarete.

"Per forza, ogni anno varano una nuova nave, ma non rottamano quelle vecchie - interviene Paola Frigerio, responsabile programmazione Frigerio Viaggi -. E c'è sempre meno interesse per le navi datate".

Quest'anno, poi, le compagnie hanno immesso nel mercato una maggiore disponibilità di cabine, ma "durante i mesi cruciali di vendita (gennaio-marzo) hanno alzato troppo i prezzi - sostiene Paola Barzanti, responsabile turismo Robintur -. Così, li hanno spinti a guardare verso altre tipologie di vacanze". Completa Sabrina Nadaletti, responsabile turismo Gattinoni Mondo di Vacanze: "Infatti sono cresciute le richieste su Italia, Grecia e Spagna".

Per Andrea Pesenti, direttore commerciale SeaNet, il rallentamento è anche dovuto "ai fatti di Tunisi di marzo e alla tendenza sempre più esasperata al last minute".

Pesano inoltre le problematiche relative al pricing, soprattutto dal punto di vista della distribuzione. "Il prezzo dinamico è poco trasparente e la commissionabilità delle cabine è sempre più bassa - evidenzia Massimo Caravita, vicepresidente Marsupio Viaggi -. A volte, ci sono anche problemi nelle vendite dirette e gli agenti percepiscono di non essere concorrenziali rispetto al web".

Da qualche settimana, i big del settore sono corsi ai ripari lanciando piani di supercommissioni per gli adv. Ma i network commentano affermando che gli incentivi non ci dovrebbero essere solo quando gli affari girano meno bene. Secondo gli agenti, l'operazione rischia di rivelarsi un boomerang, perché la distribuzione non l'ha percepita positivamente.

"Prima dimostrano grande rigidità, poi quando devono riempire le navi, ci vengono a premiare - fa notare Manuela Marazzini, direttore marketing Le Marmotte -. Quest'atteggiamento penalizza i rapporti e tradisce una scarsa coerenza nella politica commerciale. Ci coinvolgono solo quando fa comodo a loro, al posto di stabilire una partnership a inizio anno e magari a livello pluriennale". Sulla stessa lunghezza d'onda Massimo Caravita: "Le incentivazioni funzionano se sei coerente, altrimenti vengono percepite come opportunismo. Appena c'è un problema bussano alla porta, ma il giorno dopo ci voltano le spalle".

Aggiunge Simone Farese, direttore Primarete: "Di fronte a commissioni 'esagerate´, diversi agenti pongono addirittura dei dubbi sull'operatività del fornitore".

Daniele Marucco

Leggi anche: Crociere
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi