Ultimo aggiornamento alle 10:23
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La profezia:
"Vinceranno i grandi
tour operator"

di Francesco Zucco

Una vera e propria rivoluzione per il mercato turistico europeo che cambierà completamente il panorama del mercato. È questo lo scenario che dipinge un articolo pubblicato da repubblica.it, in cui interviene anche il direttore del Master in economia del turismo dell'Università Bocconi Magda Antonioli.

Lo spunto di partenza sono i recenti movimenti sullo scacchiere europeo dei t.o., non ultimo l'annuncio di Kuoni di voler  cedere l'intera attività di tour operating. Ma, sullo sfondo, si muovono anche gli altri due big del settore, la tedesca Tui e l'inglese Thomas Cook. I quali, secondo repubblica.it, potrebbero anche essere tra i potenziali acquirenti delle branche in dismissione del player svizzero.

In sintensi, il possibile panorama del futuro per il tour operating europeo, secondo l'articolo, sarebbe questo: integrazioni verticali, alleanze trasversali e   poco spazio per i piccoli operatori di nicchia. Il tutto, con una grande attenzione per il mondo online.

Il pezzo parla chiaramente di "network globali caratterizzati da grandi alleanze". Sull'onda del modello Thomas Cook, che controlla l'intera filiera e stringe accordi anche con compagnie aeree esterne al gruppo soprattutto per i voli di connessione verso gli hub.

Un segnale in questo senso, afferma l'analisi, sarebbe stata l'unione tra Tui Ag e Tui Travel, che ha portato navi, prenotazioni, villaggi e aerei sotto un unico cappello.

A tutto questo si aggiungerebbe il ruolo di internet: nel turismo online, infatti, si muovono gli interessi dei grandi player. Due nomi su tutti: Alibaba (l'Amazon cinese), con il lancio di Alitrip, e Google, con Travel&tourism.

Leggi anche: Kuoni, tui, Thomas Cook
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