Il prezzo del greggio continua la sua corsa al ribasso e presto potrebbero vedersi le prime conseguenze sulle tariffe dei biglietti. La promessa arriva anche dalla Iata, che per l'anno appena iniziato prevede una contrazione media del 5,8 per cento. Affiancata a un risparmio complessivo per l'approvvigionamento del greggio pari a 192 miliardi di dollari.
Un beneficio sui conti su cui, come spiega il servizio di apertura del TTG di oggi, il comparto aereo fa grande affidamento, e che potrebbe avere ripercussioni anche sul mondo dei tour operator. Questi ultimi, però, almeno per il momento scelgono la strada della prudenza nel gestire la fuel surcharge.
Del resto, la questione è ancora tutta da regolamentare e lascia piena discrezione ai tour operator, ma anche alle compagnie aeree.
Intanto la distribuzione trova nell'Antitrust un vero e proprio alleato, Dalle 'stoccate' sull'ecommerce fino al nodo delle recensioni online, sono numerose le iniziative dell'Agcm che hanno indirettamente risposto a questioni che da tempo stanno a cuore ai dettaglianti italiani.
Sul fronte del tour operating, invece, in casa Kuoni è in atto una vera e propria rivoluzione. Con una nota, il gigante svizzero del turismo ha infatti annunciato il suo addio al tour operating, dichiarando di volersi concentrare sulla fornitura di servizi.
Il segmento to, di conseguenza, verrà abbandonato. Ora gli investimenti del gruppo andranno verso le economie più promettenti: Asia, Medioriente e Africa. Il big player, spiega il TTG Italia, ha anche precisato di voler mettere sul mercato le attività di tour operating che fanno capo a Kuoni Svizzera, Uk, Benelux, Hong Kong/Cina, India e Scandinavia/Finlandia.
