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Patanè, Federviaggio: "Su Israele chiediamo risposte ai vettori"

di Amina D'Addario

Più chiarezza da parte delle compagnie aeree nella questione dei viaggi in Israele. A chiederla è il presidente di Federviaggio, Luca Patanè (nella foto), stigmatizzando "la posizione di cecità" dei vettori.

"La filiera di produzione, tour operator e agenzie di viaggi, è sempre in prima linea nel rispondere alle varie esigenze - dichiara in una nota Patanè -, ma trova un muro di gomma quando ricerca una risposta condivisa da parte dei vari vettori aerei di volta in volta coinvolti".

Alle compagnie il presidente chiede quindi "risposte rapide e in linea con la realtà e non posizioni di maniera interlocutorie".

Una posizione rafforzata dal direttore nazionale di Federviaggio, Francesco Sottosanti. "Nella situazione eclatante di rischio paese in cui si trova in questo momento Israele, noi operatori del settore non vogliamo essere soli nel fornire risposte corrette al cittadino viaggiatore; non intendiamo - aggiunge - essere l'unico attore della filiera che sopporta il peso di atti di cui non siamo responsabili".

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