Spero di non essere troppo in ritardo, ma vorrei scegliere un protagonista del 2013 appena concluso fra gli aeroporti.

E su questo non ho dubbi. Per carità, un giudizio puramente personale e derivante da una forma di simpatia, nulla più. Però voto Comiso.

Nell'Italia dei piccoli aeroporti che annaspano e rischiano di chiudere o funzionano a singhiozzo, Comiso ha deciso di rischiare e partire quando il settore era più in affanno. Si è preso qualche volo, ha portato in casa Ryanair, ora dialoga con i vettori per nuove rotte. Certo, 60mila passeggeri non sono tantissimi, ma ora puntano dritti a quota 300mila. Poi con l'Etna che continua a fare le bizze, avere un'alternativa a Catania quando la cenere impedisce di atterrare e partire non è da poco per un'isola come la Sicilia.

Con la politica dei piccoli passi con cui ha affrontato il 2013, Comiso ha anche chiuso l'anno con l'apertura del bar. Giusto per avere un'apparenza ancora più normale.

Detto questo, i migliori auguri per il 2014. E un ringraziamento personale per avere avviato il bando per l'apertura dell'edicola dentro l'aeroporto. Ci tenevo molto!