Provate a immaginare di trovarvi anche voi in uno dei magazzini interrati dell'aeroporto di Fiumicino, là dove scorre una vita nascosta ai viaggiatori che ogni giorno affollano lo scalo romano. Una vita nascosta senza la quale, però, non ci sarebbe il via vai dei viaggiatori, fatta di operai, impiegati, addetti a questo e quello.
Nel magazzino interrato che ho scelto questa settimana, però, c'è la possibilità di farsi anche quattro risate e soprattutto porsi tante domande. E una su tutte: ma come diamine si fa a dimenticare certe cose? Siamo così stressati, sempredicorsa, sottopressione da non accorgerci che stiamo partendo senza le stampelle? O addirittura senza la carrozzina fondamentale per muoverci dopo l'incidente che ci ha messo ko? Diamine, ma neanche la dentiera?
Benvenuti nell'Ufficio oggetti smarriti di Fiumicino, dove ogni mese vengono depositati, in attesa di essere richieste dai legittimi proprietari, circa 600 pezzi di vita di qualcuno nel mondo, improvvisamente distratto a tal punto da lasciarlo in giro per i gate oppure su qualche aereo.
La classifica degli oggetti più dimenticati, confesso, è consolante: mazzi di chiavi al primo posto, occhiali al secondo, cellulari al terzo. Alzi la mano chi non ha dimenticato da qualche parte almeno una di queste cose, con annessa imprecazione visti i costi che ha ognuna di esse.
Ma quello che ogni giorno vedono gli addetti all'ufficio oggetti smarriti probabilmente non finisce di stupire nemmeno loro. E l'elenco del solo periodo natalizio è uno spettacolo. Erogatore d'ossigeno medicale, manette, pistole vere e finte, un orologio d'oro da 30mila euro (restituito), orecchini di valore poco inferiore (restituiti), giochi per adulti (mai richiesti indietro). E poi più prosaici ombrelli, portafogli, libri, giacche. In deposito per un anno e poi via in beneficienza. E ogni mese riserva altre sorprese.
Il top? Sapere che c'è anche chi dimentica la decenza, come il turista talmente ubriaco da addormentarsi sul nastro trasportatore bagagli, risvegliatosi poi sotto la macchina a raggi x. Se non è una leggenda...
Twitter @linovuotto