Ultimo aggiornamento alle 09:29

Torre di Controllo

Lino Vuotto, giornalista di TTG Italia
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Salvate il soldato Ryan(air)

Presa per sfinimento dopo due anni di inutili battaglie contro l'Antitrust, la società di gestione degli scali londinesi, la Baa, si è arresa e ha messo in vendita l'aeroporto di Stansted. Solito ritornello, eccesso di posizione dominante e quindi necessità di dare spazio ad altri soggetti per creare concorrenza.

Neanche il tempo dell'annuncio ed ecco che uno dei principali clienti dello scalo, Michael O'Leary con la sua Ryanair, dice subito che magari se lo compra lui. Immaginiamo l'esultanza in casa Baa, accusata a più riprese dal ceo della low cost per le tariffe praticate, all'idea di dovere trattare con lui. Ma si sa, gli affari sono affari e se dovesse pagare bene...

Del resto O'Leary non ne fa particolare mistero: entrare nel business degli aeroporti non vuole solo dire diversificare gli investimenti ma magari creare un nuovo modello che consenta di mettere in pratica ancora meglio la propria idea di low cost. Del resto ha anche appena detto che nei suoi 'sogni' c'è anche quello di fare portare i bagagli in aereo direttamente ai passeggeri. Sai che risparmio e quanti problemi in meno con gli smarrimenti.

Chissà, magari questa idea gli è venuta in mente leggendo la storia di Stansted. L'aeroporto nacque infatti verso la fine della Seconda Guerra Mondiale come base per i bombardieri impegnati nello sbarco in Normandia. La visione di quei soldati in marcia zaino in spalla verso il ventre dell'aereo deve avere acceso la sua fantasia. Ma si fermerà qui?

Proviamo a immaginare il nostro vulcanico ideatore davanti alla sua scrivania senza fronzoli nel suo ufficio ultra low cost che neanche Ikea sa immaginare tanto. Con la fantasia rivede i viaggi dei bombardieri e i soldati paracadutati a destinazione e Tac! Si accende la lampadina. Già. Voli con partenza e arrivo dal suo aeroporto, foraggiati dal suo carburante, con tariffe aeroportuali versate a se medesimo, che trasportano clienti zainomuniti tutti in fila in posti solo in piedi. Poi decollo e all'approssimarsi di Parigi la voce che avvisa: "I passeggeri X, Y e Z si preparino al portellone per il lancio; prossima tappa Lione". Ultra low cost. Ultra ultra.

Fantascienza? Forse. Ma permettetemi di dubitare che questo non sia passato anche solo per un momento nella sua testa. Ci ha abituato a tutto, ormai.

Twitter @linovuotto

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