Ultimo aggiornamento alle 15:15

Torre di Controllo

Lino Vuotto, giornalista di TTG Italia
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Robert, from Virginia to Forlì

Sarà l'anno degli americani, ormai ci scommettono tutti. Il dollaro è di nuovo forte e c'è una grossa fetta di mercato che spera che la situazione duri così a lungo.

Gli americani ci sognano, hanno una visione ideale dell'Italia (anche strana, considerata la massa di stereotipi che ci buttano dentro, ma tant'è) e la Penisola è ritornata in alto nelle classifiche delle mete scelte per le vacanze dei viaggiatori Usa.

Ma in America ci sono anche i ricchi che sono tanto ricchi e che improvvisamente sono diventati, nei confronti dell'Europa, clamorosamente più ricchi: 25 centesimi di differenza in meno nel cambio per ogni euro, moltiplicato all'inverosimile sono soldoni e i tycoon, i magnati eccetera hanno ricominciato a bussare alle nostre porte per comprarsi qualcosa. Qualcuno compra squadre di calcio, qualcun altro aeroporti. Tra l'altro nella stessa regione, Emilia Romagna, e a pochi chilometri di distanza.

Uno, avvocato di successo di New York con chiare origini (Joe Tacopina), è salito ai vertici del Bologna Calcio. L'altro (Robert Halcombe from Virgina, imprenditore dell'industria aeronautica) si è messo in testa di rilanciare il Ridolfi di Forlì. Come ci sia arrivato a Forlì è un mistero per i più; ma lui si è incaponito, ha rilevato la maggioranza di uno scalo moribondo e ora ammalia con il classico sogno americano. Ha già fatto una promessa: porterò gli americani in Romagna perché tutti i turisti americani che vengono in Italia sognano la buona cucina. E qui la possono trovare all'ennesima potenza. Come? Semplice, con un volo Forlì-Washington. Vedrete, ha detto, da giugno ci sarà. Ho buone conoscenze con l'aeroporto Usa e con alcune compagnie americane e ce la faremo. Intanto, seconda promessa, ho pronti 25 milioni da investire nel Ridolfi. Ed è subito standing ovation.

Non ci resta che attendere. Intanto a Forlì si preparino a dire addio al nome Ridolfi. Robert from Virginia ha già fatto capire che sarebbe ora di cambiare. Nessun nome di politico, nessun attore. E allora? Sarà un nome che su Google si trova subito. Wonderful. Welcome Robert.

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