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The Matador

Josep Ejarque, professionista in Destination Management e Marketing
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Turismo, sì grazie!

L'Italia del turismo si divide in due grandi gruppi: quelli che vedono il turismo come parte integrante della cultura, come il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e quelli che invece lo vedono come parte integrante dello sviluppo economico.

È pur vero che ci potrebbe anche essere una terza via, anche se assolutamente improbabile, fatta di quelli che desiderano un Ministero del Turismo con un proprio portafoglio. Ma andiamo oltre...

Io mi riconosco in quelli che vedono nel turismo un'attività economica strategica del Paese. Se il turismo è veramente uno dei motori dell'economia italiana allora dovrebbe essere considerato allo stesso livello dell'industria, cosa che invece non succede e che penalizza non poco il settore.

È pur vero che la cultura è uno dei grandi attrattori turistici del nostro Paese, ma in Italia sembra essere l'unico!! Mi chiedo cosa ne pensano per esempio gli operatori turistici balneari oppure quelli del turismo montano o ancora quelli del turismo sportivo. Il turismo viene sempre visto come un fattore di secondo ordine, che sfrutta la cultura, dimenticandosi spesso e volentieri che in realtà il turismo culturale è soltanto una nicchia, una delle tante tipologie di turismo esistenti. E se non bastasse, ogni anno ce lo ricorda l'Ipk Monitor, che nelle sue analisi evidenzia come il turismo culturale di fatto non sia la priorità per gli europei, che invece preferiscono praticare quello balneare o montano. E anche nel tanto famigerato Piano strategico del turismo di Piero Gnudi si riconoscono fra i poli turistici del Paese il Lago di Garda, il turismo del golf, il cicloturismo, il turismo del benessere e molti altri ancora, oltre al turismo culturale.

Il mondo della cultura, quello che intende la cultura con la 'C' e non con la 'c', ha un rapporto con il turismo poco paritetico. È senz'altro vero che abbiamo delle eccellenze e degli attrattori unici come per esempio Pompei, il Colosseo, Venezia, Firenze solo per citarne alcuni.

Ma, ciononostante, il turismo non è solo cultura e turismo, è prima di tutto un motore dell'economia. Sicuramente i musei sono importanti e sono uno delle grandi attrattive del Paese; tuttavia, il turismo non può continuare ad essere prigioniero della 'C' e sottomesso a coloro che lo vedono come un male e che affermano che 'il turista deve essere educato e formato!'.

Qualcuno farebbe meglio invece a chiedersi, per esempio, con una gestione 'C' della Reggia, quali sono stati i danni per il turismo a Caserta. Sicuramente il Ministro Bray subirà uno sdoppiamento di personalità quando come Ministro dei Beni Culturali cercherà investimenti per proteggere e valorizzare la cultura e, allo stesso tempo, dovrà confrontarsi con il suo collega del Turismo che invece gli chiederà più promozione, più collaborazione!

Il risultato sarà che il turismo ed il settore turistico rimarranno sempre dietro! Ne abbiamo già avuto la prova con i dicasteri di Rutelli, Bondi, Galan... di quanto sia redditizio mettere insieme il turismo con la cultura.

Non pretendo di giudicare la scelta di Letta e mi auguro che Bray sia un ottimo Ministro anche del Turismo. Ma già leggendo alcuni dei suoi tweet, la mia impressione è che la sua visione del turismo sia del tipo 'C' o addirittura 'K'.

Buon lavoro Ministro e per favore non ci deluda!!!

Twitter @josepejarque

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