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The Matador

Josep Ejarque, professionista in Destination Management e Marketing
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Dalla guerra di trincea alla guerriglia

Leggendo le dichiarazioni di questi giorni degli operatori del trasporto aereo in Italia, appare evidente che Ryanair sia nel mirino di tutti, da Meridiana fly ad Alitalia. Ormai siamo abituati alle boutade di Michael O'Leary, un grande comunicatore che riesce allo stesso tempo a far parlare di sé e a guadagnare una riconoscibilità e una visibilità sempre più marcata per la sua aerolinea. Ma finora, nel mite mondo del turismo, la nota stonante era sempre e solo la Ryanair di O'Leary. Invece, ora, lo scenario è cambiato.

Alitalia, infatti, che ha da sempre criticato il modus operandi del vettore low cost, ne ha alla fine adottate alcune modalità, come per esempio l’abitudine di stipulare accordi con le Regioni e il servizio onboard ridotto alla distribuzione della sola acqua. E adesso ha deciso di imitarlo anche sulla strada della notorietà. Alla battaglia sulla Roma-Milano, alla guerra degli slot di Linate e alle schermaglie fra Alitalia, Meridiana e anche easyJet, ora è anche intervenuta l'Alta Velocità ferroviaria.

Finora la guerra per il controllo del mercato è stata poco più di una guerra di trincea, usando la terminologia militare: Trenitalia e Alitalia, sono sempre state fortemente impegnate per mantenere ognuna le proprie posizioni, seguendo modelli gestionali e di prodotto apparentemente rinnovati ma di fatto sempre uguali a se stessi. Ogni volta che un nuovo concorrente ha tentato di farsi spazio nel business del trasporto, i grandi lo hanno stroncato prima ancora che avesse il tempo e l’opportunità di iniziare - basta ricordare il caso di Arenaways oppure tutte le difficoltà che Ntv ha dovuto affrontare con le Fs (come il famoso cancello nell'stazione di Roma).

In questo modo è difficile che in Italia nasca una vera concorrenza quando di fatto sul mercato ci si trova costretti a confrontarsi con le grandi aziende dello Stato, che ricevono incentivi, aiuti e aiutini dal Sistema. E bisogna riconoscere che alla fine è anche noioso vedere sempre lo stesso panorama e un servizio che di fatto diventa sempre più approssimativo. Ma sembrerebbe che qualche cosa stia cambiando. Per fortuna!

Alitalia infatti è passata all'attacco, lasciando la guerra di trincea per passare alla guerra lampo. La perdita consistente registrata sulla tratta Roma-Milano a causa della concorrenza dell'Alta Velocità, deve essere stata così schiacciante da costringere Alitalia ad emulare il nemico, ossia Ryanair. In che modo? Sui treni Italo e Frecciarossa sono a un tratto comparsi, su tutti i sedili, volantini pubblicitari di Alitalia. A distribuirli un gruppo di ragazzi che si confondevano con i passeggeri.

Il messaggio pubblicitario inequivocabile: "Sai qual è la traiettoria più veloce per unire due punti? Roma-Milano, 70 minuti, 99 euro. Con Alitalia". In aggiunta anche la 'promessa' di uno sconto del 20 per cento sulle prenotazioni online con un codice. Nelle modalità bisogna riconoscere che si avvicina molto alle tecniche di guerriglia marketing utilizzate dal concorrente.

Forse questa azione messa in atto da Alitalia scatenerà una reazione anche da parte di Trenitalia, che magari di fronte ad un mercato che si rivela sveglio e agguerrito, deciderà di apportare a sua volta qualche miglioramento. I livelli di concorrenza quindi si innalzano, anche se per ora tutti gli sforzi sembrano concentrati esclusivamente su questo mercato shuttle, a discapito di altre tratte e mercati. Alitalia, che tanto si lamenta, dovrebbe invece ringraziare che non esista in Italia una low cost nazionale forte, come Flybe in Inghilterra, Vueling in Spagna, Air Berlin in Germania o Wizz nei paesi dell'Est. Altrimenti avrebbe molti più problemi di quelli che ha già e perderebbe quote ancora maggiori di mercato.

Il vero problema è che questi operatori continuano oggi ad avere modelli ibridi, ossia pretendono il cliente business, offrendo però servizi da turista e prezzi a metà fra uno e l'altro. Lo dimostra la nuova strategia Meridiana fly e di Air One. D’altra parte questo approccio non è nuovo nel turismo italiano: la logica ibrida apparteneva anche a Ntv, Blue Panorama Blu-express, Windjet, ecc. Il problema è che il mercato non accetta più questa tipologia di modelli né nel trasporto né nel turismo né nell’hotellerie. E lo dimostra e conferma il passo indietro di Air France, Iberia e Lufthansa.

Sicuramente una cosa è chiara: questo volantino ci rivela che Ryanair non solo innervosisce Alitalia, ma anche Trenitalia e Ntv.

Ora non ci rimane che aspettare le contromosse di Trentalia e Italo. Io attendo con interesse.

Leggi anche: Alitalia, Ryanair, Ntv, Trenitalia
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